di MC www.ac-perugia.net

PERUGIA - Abbiamo sempre odiato un certo modo di fare giornalismo. Altrettanto odiosi troviamo certi mezzucci messi in atto per attirare l'attenzione dei lettori con titoli artatamente forzati, che introducono un articolo nel quale poi non si trova alcun riscontro di quanto preannunciato.

Il Perugia, secondo un noto quotidiano sportivo romano, sarebbe oggetto di sospetti da parte degli inquirenti poiché il giocatore Zamperini avrebbe contattato Tozzi Borsoi per tentare di aggiustare l'incontro del Gubbio con il Cesena. Detto che non riteniamo Tozzi Borsoi interessato alla vicenda né per altro, come lui stesso afferma, crediamo sia stato contattato per un aggiustamento di una gara che interessava altre squadre, ci chiediamo come possa entrarci il Perugia calcio. Il sig. Ramazzotti, autore dell'articolo, probabilmente usa le parole come fossero scalpelli per colpire l'attenzione dei lettori, ma dovrebbe prestare attenzione al significato di ciò che scrive.

"Sospetti sul Perugia", questo il titolo di un trafiletto, inserito nel contesto di una pagina dedicata alle nuove rivelazioni dei "pentiti" sul calcio scommesse, induce a pensare che la Società biancorossa o qualche suo tesserato sia stato contattato per mettere in atto combine o manipolare risultati in favore o contro la propria squadra. Il fatto poi che nel trafiletto si supponga un ipotetico contatto di Zamperini con Tozzi Borsoi, per altro avvenuto mediante sms dal contenuto del tutto irrilevante (come risulterebbe ad un primo riscontro), non significa che il giocatore biancorosso abbia accettato di collaborare con l'ex collega, ammesso che sia stato contattato per questo motivo e non, come si dice, per avere una mano a trovare una squadra in Umbria.

Mara considerazione: i peggiori nemici della stampa sono certi giornalisti e la leggerezza con la quale si scrivono certi titoli e si dà vita ad insinuazioni e sospetti. Ci viene da pensare che qualcuno non sappia fare bene il proprio mestiere o sappia farlo fin troppo bene. Non sarà che qualcuno, invidioso dei successi del Grifo, si sia mosso per cercare di screditare la Società biancorossa, rendendole più difficile il cammino verso la Prima Divisione? Chissà, ad essere maliziosamente malpensanti ("A pensar male si fa peccato ma si indovina quasi sempre", sembra abbia affermato il Cardinal Mazzarino), si potrebbe supporre che qualche spiffero pilotato possa favorire schizzi di escrementi che colpiscono qua e là. Speriamo si tratti solo di un grosso equivoco e che per la serenità del giocatore e di tutta la Società la cosa venga chiarita al più presto. La Società biancorossa già si è mossa attraverso il proprio legale e intraprendendo tutte le azioni finalizzate a tutelare l'immagine del Perugia Calcio e del suo tesserato.

Questo il testo del comunicato: “La società Ac Perugia Calcio, sentito il proprio tesserato Romano Tozzi Borsoi in merito alle notizie tendenziose apparse oggi su un quotidiano sportivo nazionale relative ad un presunto incontro che il calciatore avrebbe recentemente avuto con Zamperini mentre si recava a Gubbio, precisa che tale evenienza non è mai avvenuta. Pertanto la stessa società a tutela propria e del calciatore si dissocia da quanto viene menzionato come “sospetto” e si riserva ulteriori atti a tutela propria e del suo tesserato”. Un motivo in più perché gli interpreti dell'ultimo show in casa-Grifo, riflettano attentamente sull'opportunità di concordare una pax duratura e di fare quadrato intorno alla squadra. I nemici esterni non mancano, che senso ha dar loro una mano con dissidi ed incomprensioni?

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