A Forza Nuova non ci piace 'o presepe
di Stefano Galieni da controlacrisi.org
PERUGIA - Don Armando Zappolini è il Presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) e parroco di Perignano (Pi). Da sempre in prima fila nelle battaglie per l’estensione dei diritti e schierato per favorire l’accoglienza dei migranti, quest’anno ha deciso di dedicare il tradizionale presepe al diritto alla cittadinanza di chi è nato e cresciuto in Italia.
Un modo per appoggiare la campagna litaliasonoanchio.it, promossa da sindacati, forze sociali e associazionismo e a cui hanno aderito alcuni partiti come il Prc. Si tratta di una raccolta firme per due proposte di legge di iniziativa popolare, una per estendere il diritto di voto amministrativo ai cittadini migranti lungoresidenti, come avviene in gran parte d’Europa, l’altra per rendere più semplice l’accesso alla cittadinanza italiana per chi ha scelto questo Paese per il proprio progetto di vita. L’ idea di Don Armando, non è piaciuta affatto ai militanti di Forza Nuova di Pisa, che hanno dato modo di esibire il loro razzismo congenito in maniera più raffinata dei loro vicini di Casa Pound. Con un comunicato battagliero, FN si è “appellata alle autorità ecclesiastiche, contro il “ compagno Zappolini” per quella che definisce una trovata propagandistica, riservandosi l’opportunità di porre in essere iniziative clamorose.
L'organizzazione di destra si è appellata alle affinché don Zappolini venga richiamato, si suppone dal vescovo, per la sua "trovata propagandistica", "riservandosi, in difetto, di porre in essere iniziative clamorose. Aggiunge FN:« Dopo l’offerta della canonica della Chiesa agli islamici per la preghiera ed il Bambin Gesù di colore nel presepe offerta negli scorsi anni, ecco che, approssimandosi il Santo Natale, il Buon Don Armando Zappolini, forse perché spinto da un forte desiderio di protagonismo mediatico, non trova di meglio che cavalcare la causa per il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati nati in Italia. Ma il Buon Don Armando, per lanciare questo messaggio politico, anziché utilizzare luoghi neutri non trova di meglio che mettere un banchetto in Chiesa, ed accanto al presepe, per la raccolta delle firme per la proposta di legge in materia, nonché ad addobbare la Chiesa con cartelloni di tipo propagandistico-politico e, come tali, di pessimo gusto; con ciò strumentalizzando, per meri scopi politici, la festività del Natale. Vorremo ricordare al predetto presule che la Chiesa non è un luogo di proprietà dello stesso, dove costui può compiere ciò che più gli aggrada, ma è la casa di tutti i Fedeli, luogo di culto e di fede, e che non può essere utilizzata per far passare ogni tipo di messaggio politico […]Forza Nuova è contraria al riconoscimento della cittadinanza agli Immigrati nati in Italia, ritenendo che la cittadinanza possa essere concessa solo a coloro che sono nati da genitori di nazionalità Italiana, secondo il millenario principio dello jus sanguinis e del noto motto “ ogni popolo ha la sua terra, ogni terra ha il suo popolo”.
Affermare, al contrario, il principio dello jus soli, per cui tutti i nati sul territorio Italiano acquisterebbero automaticamente la cittadinanza, cavalcato dall’ideologia progressista e da certa Chiesa modernista, non potrà che comportare una regolarizzazione dell’immigrazione musulmana con conseguente disgregazione della nostra Civiltà Cattolico-Romana. Con buona pace anche del Buon Don Armando che si troverà, obtorto collo, a pagarne le relative conseguenze». «Le intimidazioni - ha commentato don Zappolini, ringraziando tutti coloro che hanno manifestato solidarietà con la sua iniziativa -non possono e non devono fermare la battaglia di civiltà a favore dei diritti di cittadinanza delle persone straniere che vivono e lavorano in Italia. E' una questione di giustizia, ma anche di buonsenso: si possono tenere ai margini tante persone che arricchiscono la vita del paese dal punto di vista sociale e culturale, ma anche economico? Ci sono già troppi strappi in un tessuto sociale che ha invece bisogno di forti elementi di coesione. E la Chiesa cattolica si è espressa più volte a favore di una maggiore integrazione, a cominciare dalle chiare parole pronunciate dal Papa, che hanno trovato posto nel nostro presepe accanto a quelle del Presidente Giorgio Napolitano. Evidentemente i militanti di Forza Nuova non ascoltano i discorsi del Santo Padre».
La Provincia ha preso immediatamente posizione definendo le parole di Fn “atto brigatistico”, i forzanovisti hanno replicato rigettando l’accusa e rifiutando ogni associazione della loro organizzazione rispetto alla strage razzista di Firenze ( secondo loro una tragedia della follia). Follia? A sentire le parole dei dirigenti di una organizzazione che in un Paese civile non dovrebbe neanche poter esistere viene il gelo: «Perchè quando le vittime sono italiane non si istituiscono giornate di lutto cittadino e non si cercano responsabili morali nei fautori dell'accoglienza senza limiti e dell'indulto? […]Concludiamo rinnovando l'invito alle autorità ecclesiastiche a prendere provvedimenti nei suoi confronti: nel periodo natalizio i fedeli avrebbero più bisogno di una guida spirituale, piuttosto che di uno showman». Parole “pacate” o incitazioni all’odio?

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