Barbara Isidori

Il presidente del Gubbio Fioriti aveva detto in settimana che il gesto in merito alla combine della gara di Coppa Italia contro il Cesena del suo giocatore Simon e Farina andava considerato normale e basta. “Simone non è un eroe ma si è comportato secondo i principi di un ragazzo serio e leale. Quei valori che dovrebbero muovere tutto il mondo del calcio”.

Un rifiuto. Un gesto tanto normale da risultare però talmente bello e pulito da suscitare le simpatie del ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli. Farina sarà, infatti, chiamato in Nazionale come premio per la sua denuncia del tentativo di combine dell'ex compagno di squadra nelle giovanili della Roma, Alessandro Zamperini, che gli aveva offerto 200mila euro a fine settembre per corrompere portiere e difensori e combinare il risultato di Cesena-Gubbio di Tim Cup del 30 novembre.

Il difensore del Gubbio sarà aggregato al gruppo durante il ritiro di Coverciano a fine febbraio in vista del match che l’Italia preparerà contro gli Stati Uniti. Un premio meritatissimo a sentire le parole dello stesso ct e del capitano Buffon. “Quello che ha fatto è la dimostrazione di un gesto di coraggio straordinario. Assolutamente Farina adesso non va lasciato solo. La sua è una convocazione etica e non tecnica ma penso che l’abbia assolutamente meritata” ha detto Prandelli. Dello stesso avviso Buffon, capitano azzurro. “Farina è un esempio bellissimo di quello che dovrebbe la normalità nel mondo del calcio e che invece, sempre più spesso, ne rappresenta l’eccezione”.

Dopo l’arrivo della notizia della convocazione il presidente rossoblù è tornato sull’argomento ribadendo come sull’accaduto non deve esserci troppa esaltazione. “È un riconoscimento importante, ma il suo è stato un comportamento che dovrebbe essere normale nel mondo dello sport. Se si esaltasse troppo il gesto di Farina mi impressionerebbe, perché vorrebbe dire che in questo mondo c' è troppo del marcio. Questo sport - ha concluso il presidente del Gubbio - non è in mano e criminali e scommettitori".
 

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