Presentato il volume L’Italia s’è desta Magione dai moti del 48 a Roma Capitale
MAGIONE - “Che i documenti riprodotti siano tutti perfettamente leggibili”. Questo era stato il volere del responsabile della biblioteca di Magione, Francesco Girolmoni, curatore, insieme a Gianfranco Zampetti, del volume, edito da Futura, “L’Italia s’è desta… Magione dai moti del 1848 a Roma Capitale”, pubblicato dal Comune di Magione per il 150° dell’Unità d’Italia e presentato ieri, 18 dicembre, dal sindaco, Massimo Alunni Proietti, dall’assessore Giacomo Chiodini, dal soprintendente ai beni archivistici per l’Umbria, Mario Squadroni a chiusura del programma delle iniziative che l’Amministrazione comunale, sostenuta da associazioni e privati cittadini, ha organizzato a partire dal mese di novembre del 2010 per festeggiare la nascita dell’Italia come Stato unitario.
Il ricco apparato documentario, esposto in occasione dell’omonima mostra, rende merito a questa volontà per cui, non solo, attraverso i saggi scritti dai due curatori è possibile ripercorre gli eventi storici di quegli anni, ma si possono leggere quei documenti che testimoniano quanto fosse sentito, anche in realtà più piccole quale fu Magione, il sentimento di Patria, creando un connubio, come scrivono i due curatori, tra grandi personaggi e ”cognomi a noi familiari come Molicotti, Gasperi, Chelazzi, Marchesi”.
Il libro, suddiviso in quattro sezioni, dopo una prima parte dedicata alla mostra, riporta una serie di saggi che approfondiscono la conoscenza di personaggi ed eventi del Risorgimento quali: “Le donne umbre del Risorgimento italiano e la figura di Giuseppe Danzetta” scritti da Claudia Minciotti Tsukas; un saggio sulla figura di Giuseppe Pompilj, padre del più celebre Guido, di Michele Chierico; a seguire “Il popolo del XX Giugno. Filippo Gasperi e l’insurrezione perugina del 1859” di Vanni Ruggeri; la nascita e lo sviluppo della linea ferroviaria al Trasimeno di Francesco Girolmoni. Questa seconda parte si chiude con un divertente dialogo scritto nel 1863 “Meglio l Papa o l Re” trascritto in dialetto magionese da Gianfranco Zampetti.
Nella terza parte, grazie anche alle carte conservate presso la locale scuola Giuseppe Mazzini e le foto di Luigi Secca, è stato possibile rendere conto di quanto a Magione venne fatto per festeggiare il centenario dell’Unità d’Italia. Il corposo volume di duecentoquaranta pagine, ricco di immagini, si chiude con un reportage fotografico su alcuni degli eventi più rilevanti di questo anno di festeggiamenti: il restauro della fontana di Caserino, la manifestazione Poesie nei Cortili promossa dalla Pro Loco di Magione, le conferenze dell’Unitre, i concerti, l’ispezione della tomba del barone Giuseppe Danzetta, gli eventi realizzati nelle frazioni, per concludersi con la storia di una delle più antiche aziende del territorio, Veracchi Mobili, fondata nel 1861.
In chiusura della presentazione il sindaco Massimo Alunni Proietti, in risposta alle sollecitazioni per lavori da proporre per l’anno prossimo sul fondo Gnerucci e sulla figura del ricco imprenditore Ferdinando Cesaroni, nel ricordare il particolare momento di difficoltà economica che sta interessando il nostro paese ha posto l’accento sull’importanza dell’associazionismo quale strumento fondamentale per realizzare anche progetti culturali.

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