GUALDO TADINO - Ormai tradizione al passo coi tempi dal 2003, tanto che quest'anno il tema principale era “Immigrati di fronte alla crisi”, alla Sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino è stato presentato ieri (domenica 11 dicembre) il IX Censimento degli immigrati nell'eugubino-gualdese, una nuova occasione per fare il punto e confrontarsi apertamente sulla situazione degli stranieri nel territorio. Ancora una volta il rapporto è stato curato dallo sportello immigrati del Circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico. La discussione sui dati del censimento ha ospitato gli interventi dei sindaci Roberto Morroni (Gualdo Tadino) e Mauro Monacelli (Fossato di Vico), della responsabile legale di Stranieri in Italia Mascia Salvatore e del presidente provinciale Acli Angelo Consalvi. A introdurre e dirigere i lavori Antonio Pieretti, Prorettore Università degli studi di Perugia.

I dati.
Dopo il saluto di Orietta Galli, presidente di “Ora et Labora”, il professor Sante Pirrami ha illustrato i risultati principali del censimento. La ricerca (aggiornata al 30 settembre 2011) evidenzia come, nonostante la crisi, la popolazione straniera, seppur di poco, sia aumentata nell'ultimo anno dello 0,34%, arrivando a 6183 unità negli otto comuni (Gubbio, Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia, Costacciaro, Valfabbrica, Gualdo Tadino e Nocera Umbra). L'incidenza, in rapporto ai residenti totali, è pari al 9,3% (+0,6%). Se raffrontiamo i dati dal 2005 al 2011, l'aumento della percentuale della presenza degli stranieri è in continua crescita, attestandosi, in media, al 3,19%. Sembra profilarsi, comunque, un assestamento dei numeri. Rispetto al 2010 sono in leggero calo donne e bambini, mentre aumentano gli uomini. Numeri che potrebbero testimoniare una fase iniziale di ritorno ai Paesi d'origine dei familiari, dopo un incremento di ricongiungimenti negli ultimi anni.

Nella popolazione scolastica si nota un sostanziale incremento delle iscrizione alle scuole medie (+5%). Un elevato decremento, pari a circa il 50%, caratterizza invece il numero di iscrizioni nel passaggio fra medie e superiori. Fenomeno che fa ipotizzare come gran parte dei ragazzi immigrati ritornino al proprio Paese d'origine o intraprendano la strada lavorativa: “Sono dati fondamentali - ha commentato Pirrami -, perché sono troppi gli stranieri che abbandonano gli studi dopo la terza media. Chiedo ai sindaci di interessarsi ed è un peccato non siano presenti dirigenti scolastici”.

Da sottolineare che a Fossato di Vico la scuola media presenta la metà degli alunni stranieri in classe, con percentuali elevate anche negli altri gradi. A Nocera Umbra, invece, spetta il top per le scuole superiori, con un altro dato rilevante, pari al 45,07% delle iscrizioni.

Per quanto riguarda le nazionalità più rappresentate, negli anni scorsi gli stranieri provenienti dall'Albania costituivano la prima etnia, ma dal 2010 sono stati scavalcati dai rumeni, oggi con una presenza del 20,2%. Le altre comunità significative sono Marocco (14,8%), Macedonia (6,8%), Ucraina (6,7%) e Nigeria (3,5%). Una classifica che sostanzialmente rispecchia quella nazionale, Cina a parte, che a livello italiano è addirittura al quarto posto, mentre nel territorio non è significativa.
 

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