PERUGIA - Un vasto servizio di controllo sull'attivita' venatoria e' stato svolto ieri in Umbria dal Corpo forestale dello Stato. Nel corso dei servizi e' stato anche sequestrato un capriolo. Molte le squadre di caccia al cinghiale controllate per un totale di oltre 500 cacciatori. Sono state denunciate due persone per caccia con mezzi non consentiti (richiami elettronici) e sono stati sequestrati penalmente due fucili ad altrettanti cacciatori. Gli stessi cacciatori sono stati inoltre segnalati alla Provincia per il ritiro del patentino da selettore, poiche' ritenuti bracconieri abituali.

Trentasei le sanzioni amministrative, per un importo di oltre 5.000 euro. Sono stati sequestrati amministrativamente quattro fucili. Il capriolo sequestrato era detenuto illegalmente ed e' attualmente custodito presso il Centro recupero fauna selvatica ''Formichella'' gestito dal Corpo forestale dello Stato. Ai controlli hanno partecipato 150 uomini di 40 stazioni dei comandi provinciali di Perugia e Terni. I reparti sono stati dispiegati in particolare sulle zone a maggiore attivita' di caccia quali il Tuderte, l'Eugubino, lo Spoletino, la zona del Trasimeno, il Marscianese, la Valnerina, l'alta valle del Tevere e l'Orvietano. Sono stati sanzionati comportamenti quali la tenuta dei fucili senza custodia in automobile, auto parcheggiate sui prati, caccia in zona non consentita, caccia e sparo a distanza non regolamentare da case e strade, mancata annotazione su tesserino, errata o mancata tabellazione delle aree di accesso alla battuta, transito in zone vietate, uso di munizione spezzata.

Vista la delicatezza di controlli, che interessano cittadini che detengono armi, e i rischi per la pubblica incolumita' che potrebbero derivare da usi scorretti delle stesse, sono anche state trasmesse informative alle competenti questure al fine di sospendere o revocare i porti d'arma a chi ha violato il codice penale.

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