Living band, è tornato il Living Group ed è subito successo
di Gino Goti
PERUGIA - E' stato un batti e ribatti straordinario quello tra musica e applausi al Teatro del Pavone di Perugia: musica dal palcoscenico verso platea e palchi gremitissimi e applausi da qui ai 5 interpreti sul palcoscenico pieno di strumenti e di attrezzature tecniche a rappresentare la storia di una band nata nel 1970 e ancora felice di suonare e di entrare nei cuori di tanta gente che ha risposto al suo richiamo.
E' la “Living Band” in un applaudito concerto “Al Pavone per il teatro del Pavone”perchè il ricavato della serata è stato devoluto all'Accademia del teatro che ha tenuto e tiene in vita una vera e propria “bomboniera”, una delle storiche istituzioni cittadine, sensibile a tutte le tematiche della cultura. All'inizio era il “Living Group”, otto elementi con ben quattro fiati, in concorrenza con gente come i New Trolls, le orme, il Banco, il Rovescio della medaglia, la PFM – Premiata Forneria Marconi. Ora sono tornati in una formazione di 5 elementi con un concerto dal titolo che potrebbe suonare strano alle orecchie della Guardia di Finanza: “Falsi d'Autore”. “Falsi” da leggere come tributo, come omaggio ai loro concorrenti di un tempo in un caleidoscopio di note e di ricordi che ha infiammato le 300 persone accorse, letteralmente, al Teatro del Pavone.
Già dalle 19.00, due ore prima dell'inizio, c'era gente in attesa in piazza della Repubblica: amici di un tempo, amanti di un genere musicale che non è mai “passato” ma che ha conquistato, generazione dopo generazione, tutta la gioventù.
Oggi i 5 sono tutti affermati professionisti che riescono però a ricavarsi del tempo per prepararsi e per esibirsi come una volta, con lo stesso spirito, con la stessa spigliatezza, con la stessa bravura, ora maturata, che un tempo aprì loro le porte della televisione, di tanti festival musicali e di tanti palcoscenici prestigiosi. L'anima è Peppe Lucattelli (affermato chirurgo ortopedico) voce solista, flauto e chitarra; e poi Massimo Pucciarini, virtuoso delle tastiere; Gianluca Paradisi con le sue chitarre; Marco Pellegrini, funambolo raffinato alla batteria e l'avvocato Vincenzo Lucattelli al basso.
La professionalità acquisita con gli strumenti e con la voce trascina ancora platee e consensi della critica in un progetto che porta la loro “Associazione Culturale Living Band” a pensare a divertire con la musica, con le canzoni ma anche a reperire fondi da destinare a tanta gente meno fortunata di loro e di chi li applaude. Il concerto del Pavone è stato l'inizio di questo progetto che si propone ai teatri dell'Umbria, alle feste popolari, ai festival musicali, alle rassegne di gruppi musicali impegnati non in competizione per un premio ma per dare un “premio” un “contributo” alle necessità dovute dal bisogno o dalle calamità, più o meno naturali, che, purtroppo, non mancano mai. La “band” ha già un gruppo di “amici”, loro li chiamano così gli sponsor che firmano il loro pieghevole, ma ora c'è bisogno del pubblico, di organizzatori entusiasti, di istituzioni aperte per raggiungere gli obiettivi anche umanitari che “Living Band” si propone di raggiungere, possibilmente da subito.

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