CO2 - Determinazione della Carbon Footprint: presentato oggi lo studio
Barbara Isidori
L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di CO2 e promuovere quindi l’energia rinnovabile e non inquinante nelle attività produttive. E’questo il senso dello studio CO2 - Determinazione della Carbon Footprint di attività agricole, industriali, commerciali e dei relativi interventi di compensazione. Uno studio già in fase di svolgimento e del quale nei primi mesi del prossimo anno saranno resi noti i risultati e modalità per pratiche virtuose nel consumo energetico. Il progetto è in relazione alle azioni, promosse dal Coordinamento di Agenda 21 Locale del Comune, finalizzate alla promozione pratica della gestione sostenibile del territorio, secondo un progetto elaborato dal Ciriaf (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici).
Alla presentazione erano presenti Lorena Pesaresi, assessore all’ambiente del Comune di Perugia, Marcello Archetti, coordinatore del Coordinamento Agenda 21 Locale; Francesco Asdrubali, Andrea Prosciutti e Flavio Scrucca, rispettivamente direttore e referenti Ciriaf del progetto; per la Cia Walter Trivellizzi e il referente Andrea Palomba; Mario Brustenga e Daniela De Polis, rispettivamente presidente e referente progetto Confapi Perugia; Alessandro Castagnino e Andrea Di Matteo, rispettivamente vice direttore e referente progetto Confindustria Perugia; per la Confcommercio Perugia, Giuseppe Capaccioni e il referente del progetto Carlo Pretolani. “Lo sviluppo delle energie rinnovabili e le riduzioni dei consumi e delle emissioni di CO2 nelle attività produttive deve essere una nostra priorità” ha detto l’assessore “Per raggiungere entro il 2020 l’obiettivo fissato dalla Comunità Europea sulla riduzione del 20% di emissioni dobbiamo orientare i nostri sforzi in questa direzione mettendo in atto un progetto strategico. E anche questo progetto va proprio in questo senso”.
Nel dettaglio con questo studio si mira a misurare l’impronta di carbonio di un certo gruppo di aziende del territorio perugino che hanno partecipato. “Con questo numero vogliamo misurare l’impatto ambientale di una determinata attività produttiva in relazione a tutte le azioni correlate al suo funzionamento. Per fare un esempio, abbiamo misurato le emissioni di un’azienda calcolando anche quanta C02 viene prodotta dai lavoratori che devono recarsi sul luogo di lavoro con i propri mezzi” ha spiegato Andrea Prosciutti del Ciriaf “Abbiamo analizzato 10 aziende diverse per tipologia per mettere in atto successivamente azioni di medicazione per ridurre le emissioni e di compensazione cioè creare condizioni per compensare attraverso altre attività le emissioni che non è possibile ridurre”.
Insomma salvaguardare l’ambiente in tutti i modi attraverso un uso consapevole delle risorse energetiche in differenziate attività industriali. Hanno, infatti partecipato al progetto Brugnoni Società Agricola Semplice (agricoltura) e Biocchetti Mirco (agricoltura e zootecnia), Isoalpi Costruzioni (edilizia) e Imeca (infissi), Sangallo Hotel (hotel e ristorazione), Liomatic (distribuzione meccanica di bevande) e Mauro Benedetti (imballaggi), Tiellespesa Sma (supermercato), Bar Luca (bar e pasticceria) e Ilgo Hotel (hotel e ristorazione).

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