PERUGIA - Oltre 600 cacciatori di cinghiali sono stati controllati dal corpo forestale nel corso di una capillare operazione di controllo sull'attivita' venatoria nell'intera regione Umbria svolta tra sabato e ieri. Accertate 80 irregolarita' amministrative per le quali sono state comminate sanzioni per oltre 7 mila euro. otto le denunce a piede libero per caccia con mezzi non consentiti.

Nell'operazione sono stati impegnati 200 uomini di 40 stazione del cfs dei comandi provinciali di Perugia e Terni. Sono stati dispiegati in particolare nelle zone a maggiore attivita' di caccia quali il tuderte, l'eugubino, lo spoletino, il trasimeno, il marscianese, la Valnerina, l'alta valle del Tevere e l'orvietano. Una ottantina le squadre di caccia al cinghiale controllate. In particolare la forestale ha sanzionato - e' stato riferito - comportamenti quali la tenuta dei fucili senza custodia in auto, vetture parcheggiate sui prati, mancata raccolta di bossoli, caccia in zona non consentita, caccia a distanza non regolamentare da case e strade, porto d'arma da meno di tre anni privo di accompagnamento, mancata annotazione su tesserino, errata o mancata tabellazione delle aree di accesso alla battuta e altri. Sono stati sequestrati amministrativamente nove fucili ad altrettanti cacciatori (otto gli analoghi provvedimenti di natura penale).

Inoltre sono state denunciate alla procura della Repubblica otto persone per caccia con mezzi non consentiti: fucili senza riduttore, detenzione di richiami elettronici non consentiti, possesso di animali pericolosi, abbattimento di rapace con colpi di arma da fuoco poi soccorso dal personale del corpo forestale e immediatamente trasportato presso il centro recupero fauna selvatica di Formichella.

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