GUBBIO - Sono stati gli Sbandieratori di Gubbio ad aprire la XXX edizione della Mostra del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari in piazzale Frondizi, sotto gli occhi curiosi dei cantanti della corale di Nizza, ospite della città dei Ceri. Al taglio del nastro sono intervenuti il presidente della Comunità Montana Alta Umbria Mauro Severini, il sindaco di Gubbio Diego Guerrini accompagnato dai membri della Giunta, il consigliere regionale Andrea Smacchi, il sindaco di Valfabbrica Oriano Anastasi, il sindaco di Costacciaro Rosella Bellucci, l’assessore del Comune di Scheggia Flavio Cenci e, rispettivamente, il presidente e direttore dell’associazione “Città del tartufo” Giancarlo Picchiarelli e Antonella Brancadoro. Dopo la visita alla sede del centro servizi “Santo Spirito”, una rappresentanza del corteo storico dei “Giochi delle Porte” di Gualdo Tadino ha accompagnato gli ospiti nelle altre sedi della Mostra: gli “Arconi” di palazzo dei Consoli e la nuova location di palazzo della Porta.

E come da tradizione, nelle sale di via Baldassini si è tenuta la pesatura del tartufo più grande, appuntamento tra i più attesi per i tartufai e i rivenditori presenti alla kermesse, alla quale è intervenuta anche Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole della Regione dell’Umbria. Nonostante sembrasse un’annata da pesi leggeri a causa della siccità estiva, non è mancato il colpo di scena dell’ultim’ora: il tartufaio eugubino Italo Radicchi ha messo sulla bilancia un pezzo da 710 grammi, cavato a Gubbio nella zona della Madonna della Cima con la bracco pointer Lea. Ha battuto così in zona Cesarini Loris Sangiacomo della Gubbio Tartufi che pensava di aver vinto con il suo tartufo da 578 grammi. Terzo classificato Jimmy tartufi di Pietralunga, con un esemplare di 260 grammi. Al vincitore il sindaco di Gubbio Diego Guerrini, che raccoglie quest’anno il testimone dell’organizzazione della Mostra, ha consegnato un piatto in ceramica realizzato da Giampietro Rampini e un trofeo con il cagnolino simbolo della Mostra.

La giornata inaugurale della Mostra si è conclusa a Palazzo della Porta, la novità dell’edizione 2011 curata da Cinzia Rosati, con una degustazione di prodotti tipici del territorio. Il presidente della Comunità montana Mauro Severini ha ringraziato chi ha contribuito all’organizzazione dell’evento, ricordando come «la Mostra abbia raggiunto la maturità con la formula di successo che unisce la scoperta del territorio e dei prodotti tipici della tradizione con gli scorci e le strutture di una città perduta». Per celebrare il traguardo dei trent’anni nel 150° dell’Unità d’Italia, l’Associazione italiana sommelier (delegazione di Gubbio) propone una «ricorrenza da assaporare con i migliori vitigni del paese, tra cui spicca una bellissima verticale di Amarone con annate storiche, e poi un salto oltralpe per confrontarci con lo champagne che si abbina al tartufo in maniera sorprendente».

L’assessore al Turismo del comune di Gubbio Marco Bellucci ha poi ricordato che la kermesse apre quest’anno il “Mese del tartufo”, «sette weekend che contribuiscono a dare identità ad un mese che sarebbe al contrario solo una pausa tra la Mostra del tartufo e il Natale». In chiusura, l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha ribadito come «la Regione dà una mano e sostiene la promozione del tartufo dell’alta Umbria utilizzando le risorse del Piano di sviluppo rurale, per un importo 100mila euro». 

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