Barbara Isidori

Domani si riprenderà a lavorare in casa Grifo. Dopo la sconfitta maturata contro il Catanzaro per il Perugia è tempo di riprendersi subito e iniziare a pensare alla lunga trasferta di domenica contro la Vibonese. Una battuta d’arresto per i biancorossi che in qualcuno ha già fatto scattare l’allarme. Soprattutto perché arrivata dopo la non brillante prova contro l’Aprilia. Vittoria doveva essere e vittoria è stata ma la prestazione non ha convinto. A fare il punto della situazione ci ha pensato il presidente Roberto Damaschi. “Domenica abbiamo perso ma non possiamo fare drammi. Possiamo centrare la promozione ma non siamo una squadra ammazza campionato. Non condivido nel modo più assoluto chi crede che il Perugia possa vincere tutto con un larghissimo margine di vantaggio. Contro il Catanzaro abbiamo commesso troppi errori. Davanti perché non abbiamo segnato e dietro perché ci è mancata compattezza e solidità”.

Insomma se si perde qualche volta non è il caso di iniziare a fare sceneggiate napoletane. Il campionato è lunghissimo e qualche volta può accadere che non tutto vada per il verso giusto. In dieci giornate il Grifo ha perso 3 gare. Due in casa contro Arzanese e Catanzaro e steccato la prima del torneo contro l’Aversa Normanna. Per il resto la truppa perugina ha sempre saputo farsi valere. Basta vedere la classifica. 21 punti nel carniere e seconda posizione della classifica. Un dato che però un po’ fa storcere il naso al patron perugino. “Abbiamo sbagliato troppo. Sintomo che dobbiamo ancora crescere e migliorare. Gli infortuni? In effetti sono tanti e credo ci abbiamo condizionato” ha continuato.

Proprio sul capitolo infermeria si aprono i maggiori interrogativi. Perché tanti infortuni muscolari per il Perugia? Perché a ripetizione si fermano tutti per qualche acciacco fisico? L’ultimo in ordine di tempo è Alessio Benedetti uscito anzitempo dal campo durante la gara di domenica. Per lui sono in corso accertamenti strumentali ma è quasi scontato che contro la Vibonese non sarà abile e arruolabile. Fermi ancora poi ci sono Moneti per una pubalgia di cui non si conosce la fine, Ferri Marini tornato in campo per 40 minuti dopo settimane e subito riappiedato per due mesi. Senza contare i vari che via via hanno popolato le tribune senza poter neanche essere convocati per la panchina. Probabilmente sarà solo sfortuna ma resta il fatto che gli infortunati sono tanti e soprattutto, cosa ancor più grave, non accennano a diminuire di numero. Forse i nuovi metodi e tempi di allenamento potrebbero, il condizionale è d’obbligo visto che si parla anche in modo profano, non essere adeguati alle caratteristiche della squadra. Metodi sicuramente all’avanguardia ma che potrebbero non dare i frutti sperati soprattutto nei più giovani che poi sono quelli che maggiormente soffrono per problemi fisici di varia natura.

Per il resto domani mister Battistini e i suoi ragazzi riprenderanno il lavoro con una doppia seduta. Giornata che sarà utilissima anche per verificare le condizioni di tutti i giocatori per la delicata trasferta calabrese. In particolar modo ci sarà da analizzare la situazione di Pupeschi fermo la scorsa settimana per una distorsione alla caviglia e magari anche quella di Benedetti, nel caso auspicabile che dagli accertamenti non uscisse nulla di preoccupante. Le uniche certezze che comunque ha al momento il tecnico perugino sono quelle di due assenze importanti: Clemente e Zanchi che dovranno scontare un turno di squalifica.
 

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