Barbara Isidori


"Oggi abbiamo assistito ad una vera e propria lezione di calcio. Chi segna vince e chi non lo fa torna a casa a mani vuote". Commenta così la sconfitta dei grifoni Gianni Moneti. Un pugno di mosche in mano per il suo Grifo che, nonostante tutto, però davanti ad un avversario organizzato come il Catanzaro non ha troppo demeritato. "Abbiamo affrontato un avversario di livello in cui ha ben figurato il portiere Mengoni che ha parato praticamente tutto" ha sottolineato il dirigente perugino "Per il resto ho visto un Perugia che gira, una squadra che c'è e sa quello che vuole. Abbiamo dominato nel primo tempo e poi, anche per ragioni fisiologiche, siamo calati nella ripresa. Ci è mancato solo il gol. Ecco siamo stati incapaci di concretizzare le tante occasioni create. Il calcio è proprio questo".
Il Catanzaro però fino alla fine non ha mollato. Ha stretto i denti e ci ha creduto. Forse più del Grifo? "No non credo. Noi forse siamo stati più sfortunati. Nel calcio vince chi segna e noi non lo abbiamo fatto. Ecco dobbiamo lavorare meglio alla fase finale perchè non sempre può andare bene così".
Il Perugia perde la vetta della classifica e per domenica anche Clemente. "Non è così determinante il primato in classifica ad ottobre. Siamo ancora tutti li davanti con pochissimi punti di differenza" ha proseguito "Clemente era logico che non potesse giocare quaranta partite di fila. Andremo a giocarci la partita allo stesso modo. Dobbiamo imparare a giocare anche senza di lui".

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