Lavori di risistemazione per la tomba del Conte Danzetta-Alfani
MAGIONE - L’Amministrazione comunale di Magione ha effettuato questa mattina la ricognizione della tomba del Conte Giuseppe Danzetta Alfani allo scopo di verificarne la modalità di sepoltura in vista dei lavori di risistemazione che verranno effettuati in questi giorni. Martedì 20 settembre, infatti, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia è prevista una visita guidata alla tomba di uno dei maggiori patrioti del tempo che, come scrisse l’amico Alessandro Ansidei nel suo discorso funebre “non ebbe che un pensiero, la libertà dell’Italia” soffrendo per questo sventure, persecuzioni e l’esilio.
Il Conte Danzetta-Alfani, deceduto l’11 settembre del 1886, fu, infatti, uno dei maggiori protagonisti del Risorgimento umbro. Ferito più volte in battaglia, fu insignito di due medaglie al valore.
La sua sepoltura, accompagnata da leggende che lo volevano sepolto seduto su uno scranno con accanto gli amati cani ed il fucile da caccia in mano, segno della sua passione per questo sport, fu oggetto di molte discussioni. Secondo la studiosa Claudia Minciotti Tsukas, presente all’apertura, i figli, in contrasto con il padre per la sua scelta di abbandonare la moglie, Maria Luisa Alfani Donini per vivere da solo nella casa di Monte del Lago, disattesero le volontà paterne. «Come dimostrerebbe – spiega la Minciotti – l’assenza di una lapide come lui l’aveva dettata nel testamento». Un testo, spiega la studiosa, asciutto e rude, in cui venivano ripercorse le sue battaglie, le ferite in guerra, le medaglie ricevute.
Al suo posto, la lapide che testimonia il dolore dei figli per la scomparsa del genitore e che è stata rimossa, stamattina, per consentire l’apertura della tomba avvenuta alla presenza del sindaco, Massimo Alunni Proietti, degli assessori, Giacomo Chiodini, cultura, Nazareno Annetti, lavori pubblici; del comandante dei carabinieri, Vincenzo Crecco e di Gianfranco Zampetti, coordinatore delle iniziative per il 150° dell’Unità d’Italia promosse dal Comune di Magione, oltre a studiosi di storia locale. All’interno una cassa semplice, in legno, con coperchio in vetro, probabilmente per consentire la visione del defunto durante l’esposizione avvenuta nella chiesa di San Domenico a Perugia in occasione del funerale.
«Le celebrazione per l’Unità d’Italia – spiega il sindaco Massimo Alunni Proietti – sono stati l’occasione per fare il punto su importanti vicende della storia del nostro territorio e dei personaggi che vi ebbero un ruolo fondamentale. Rendere omaggio ad uno dei suoi maggiori protagonisti, quale fu il Conte Danzetta, ha per noi un valore simbolico di ringraziamento a quanti hanno combattuto per realizzare quello che allora era un sogno: l’Unità d’Italia».
Sulla sepoltura restaurata verrà riposizionata la lapide originale, quella fatta realizzare dalla Società dei reduci delle patrie battaglie e, in programma, anche la realizzazione di una targa con quanto il Danzetta avrebbe voluto che si scrivesse di lui dopo morto.
La ricognizione è stata resa possibile grazie all’autorizzazione data dagli attuali proprietari; la famiglia Caucci von Saucken.

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