Giornata Europea della Cultura Ebraica 2011: L'Ebraismo dal Talmud a Internet
BEERSHEVA - L'appuntamento annuale con la Giornata Europea della Cultura Ebraica, rassegna culturale di diffusione e promozione della conoscenza dell'Ebraismo in tutte le sue manifestazioni e declinazioni, porta in questa dodicesima edizione del 2011 il titolo "Ebr@ismo 2.0. L'Ebraismo dal Talmud a Internet".
Si è scatenata una gara di creatività per accademici, comitati scientifici ed organizzatori, una sfida della fantasia che ha aperto nuovi orizzonti all'Ebraismo e al suo messaggio millenario, e che è stata accolta in Umbria dall'Associazione Italia Israele di Perugia, divenuta il principale referente territoriale per la diffusione e la promozione della cultura ebraica, che ha interpretato con grande originalità l'argomento.
Nella conferenza dal titolo "Il Talmud: primo ipertesto. Logica formale e multimedialità nella tradizione ebraica", svoltasi ieri in collaborazione con la fondazione Ranieri di Sorbello, la dott.ssa Letizia Cerqueglini della BeerSheva University ha interpretato la pagina del Talmud come il primo esempio nella storia del pensiero di ipertesto, cioè di quella struttura logica fatta di nodi e legami (link) attraverso cui si organizza il contenuto delle reti telematiche e lo si associa nello spazio virtuale.
Una ulteriore invenzione da attribuire al genio ebraico nella storia del progresso umano, dunque, e, come sostiene la dott.ssa Cerqueglini, un modo assolutamente naturale di organizzare il pensiero speculatico, che procede soprattutto secondo un movimento associativo, sviluppato per interpretare il testo sacro, e per aggiornare il suo messaggio ininterrottamente attraverso le generazioni.
Nell'Ebraismo ogni generazione, ogni singolo ha il diritto e il dovere di interrogare e interpretare la realtà come espressione del divino e di stabilire con essa un rapporto dialettico di penetrazione e comprensione. Il carattere aperto e sconfinato della conoscenza e dell'interpretazione della legge divina nello spazio e nel tempo trova un riflesso grafico e logico nella spirale di testi di varie epoche che compone la pagina del Talmud, dalla Legge mosaica, alla Mishnah, ai commenti via via più recenti, alle concordanze interne ed esterne, fino alle glosse linguistiche redatte in epoche diverse: intorno ad un nucleo tematico centrale si associano per cerchi concentrici commenti successivi, legati da parole chiave, da ponti associativi, e dalle numerose regole dell'esegesi rabbinica, come i cerchi di accrescimento nel tronco dell'albero della tradizione.
L'albero cresce all'infinito perché mai c'è limite al sapere e al capire, al domandare e al rispondere. Nella sua struttura aperta il Talmud incarna l'anima dell'Ebraismo, che ha un approccio libero e non dogmatico verso la fede e verso la conoscenza. L'ultima parola non è mai stata detta e proprio per questo ogni pronunciamento umano passato, presente e futuro è parte di una verità dialettica che in ogni atto conoscitivo costantemente si rivela.

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