Perugia - Task force dei carabinieri: nel mirino coca e trans
PERUGIA - ORE 16.28 - Il sindaco Boccali si congratula con le forze dell'ordine che hanno eseguito il blitz: "A nome di tutti i perugini ringrazio i Carabinieri per l’indagine che ha consentito al gip Giangamboni di emettere ben 31 ordinanze di custodia cautelare in otto province e per l’operazione che ne è scaturita la scorsa notte. I reati vanno dal traffico di droga allo sfruttamento della prostituzione all’ immigrazione clandestina: un variegato campionario di crimini ed uno scenario ben congegnato in cui si muoveva un coacervo di nazionalità: brasiliani, albanesi, nigeriani, italiani.
L’operazione è importante perché smantella una vera centrale del malaffare, attiva a livello internazionale e con una ben strutturata rete di compiti e ruoli. E’ esattamente quello che serve, perché, come è stato sempre detto, conta certamente prendere i piccoli spacciatori e bonificare il territorio, ma conta ancora di più che si blocchi il flusso di droga in entrata in città lavorando sul contrasto alle organizzazioni criminali .
Sappiamo tutti che queste operazioni non segnano vittorie decisive, purtroppo, e che quotidianamente bisogna combattere le battaglie per affermare la legalità e dare serenità ai cittadini, ma è fondamentale che lo Stato riaffermi la sua volontà di impedire che si creino spazi franchi. Anche se constatiamo, dolorosamente, che questa piaga resta, negli ultimi tempi abbiamo però registrato che le forze dell’ ordine hanno conseguito molti successi. Oltre ai ringraziamenti, i Carabinieri e la magistratura meritano anche le congratulazioni di tutta la città".
PERUGIA - Una vasta operazione del comando provinciale dei carabinieri di Perugia e' in corso in 8 province del territorio nazionale con 120 militari all'opera per l'esecuzione di 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla magistratura del capoluogo umbro per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione.
Si tratta della fase conclusiva di una complessa indagine, avviata da diversi mesi durante i quali erano state arrestate in flagranza di reato altre 10 persone e denunciate 90.
E' stata cosi' smantellata una organizzazione che gestiva un vasto giro di sfruttamento della prostituzione e interrotto un ingente flusso di droga che aveva il terminale nella citta' e nella provincia di Perugia. In totale sono stati sequestrati 3 chilogrammi di sostanze stupefacenti. (2,5 chili di cocaina e mezzo chilo di eroina).
L'indagine dei carabinieri di Perugia, che ha consentito al gip Carla Giangamboni di emettere 31 ordinanze di custodia cautelare, cominciata nel 2007, ha riguardato inizialmente un gruppo di brasiliani attivi nel settore della prostituzione.
Secondo quanto riferito dai militari nella conferenza stampa in caserma, i brasiliani si sarebbero rivolti ad albanesi e nigeriani per ottenere sostanze stupefacenti da offrire ai clienti di transessuali e prostitute (anche italiane), i quali esercitavano la loro attività in appartamenti nelle zone di via Sicilia, via del Macello, Settevalli e Fontivegge (6, secondo quanto riferito dal maggiore Pierugo Todini, quelli sequestrati solo a Perugia).
La droga, sempre secondo l'accusa, veniva importata da Olanda, Belgio e Albania mediante corrieri che si spostavano in treno o autostrada. Il gruppo di brasiliani organizzava e pagava i viaggi di transessuali e lucciole dal Sud America, preoccupandosi delle inserzioni sui giornali e degli affitti delle case. Durante l''operazione sono stati sequestrati due chili e mezzo di cocaina, 500 grammi di eroina e denaro per circa 50 mila euro.
A vario titolo le accuse mosse dalla procura agli indagati riguardano il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, il traffico e lo spaccio di stupefacenti, e l''immigrazione clandestina. Oltre a Perugia, arresti sono stati eseguiti ad Ancona, Genova, Padova, Roma, Rovigo, Verbania e Viterbo. Novanta, in tutto, le denunce. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il colonnello Antonio Sergi e il capitano Giovanni Rizzo.

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