Tav-Movimento Valsusa rigetta le accuse sulle infiltrazioni Black Bloc
CHIOMONTE (TORINO) - E' tornata la calma dopo la manifestazione No Tav di ieri in Val di Susa e i violenti scontri, che ne sono seguiti su tutti e tre i fronti del corteo. Il Movimento anti-tav, attraverso il web, grida vittoria e rigetta le accuse di black bloc infiltrati e provenienti dall'estero.
"Da fuori valle sono arrivati qualche decina di pullman - scrive il Comitato di Avigliana 'Spinta dal bass' - dall'estero qualche macchina di francesi dalla Savoia, anch'essi anti-tav e appartenenti per lo piu' a gruppi autonomisti. Tedeschi, inglesi e spagnoli devono averli visti i poliziotti, magari dall'elicottero".
Per il comitato "la verita' e' che le migliaia di valsusini che hanno assediato il cantiere dal lato boschivo di Giaglione e Ramats erano muniti di caschi e mascherine antigas. Niente da stupirsi, dopo il violento sgombero di lunedi' scorso da parte delle forze dell'ordine si e' deciso di evitare di rimanere intossicati e di proteggersi".
Altra voce della protesta contro l'alta velocita' Torino-Lione, il sito InfoAut, che scrive: "Il popolo No Tav ha dimostrato di poter assediare per ore un territorio che difficilmente potra' essere difeso per 25 anni".

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