Stupro di Fano/In bilico la posizione dei 3 tifernati: confermati segni violenza
FANO (PESARO URBINO) - La quindicenne stuprata in spiaggia a Fano da tre sedicenni durante la Notte bianca di sabato scorso, presenta sul corpo segni che oltre alla violenza sessuale confermerebbero la posizione di costrizione violenta cui sarebbe stata sottoposta dai suoi aggressori: in particolare ad una spalla e alle ginocchia.
Elementi emersi durante i primi accertamenti in ospedale, dove la ragazzina era stata accompagnata dalla madre subito dopo lo stupro. I tre indagati, tutti di Citta' di Castello, al momento denunciati a piede libero, negano per bocca dei loro difensori la violenza sessuale.
Di sicuro non conoscevano la ragazzina, che hanno incontrato casualmente lungo la spiaggia dell'Arzilla, dove lei era giunta con alcune amiche. Il sostituto procuratore dei minori di Ancona Franco Venarucci sta ancora valutando gli atti trasmessi dai carabinieri che hanno identificato i ragazzini, in vacanza a Fano, nel giro di poche ore. Nessun commento con i cronisti da parte del magistrato su eventuali richieste di provvedimenti per i tre minorenni, gia' riaffidati ieri ai genitori in Umbria.
La vittima e' anche lei tornata a casa, in un piccolo centro della cintura fanese, protetta da familiari e amici. I carabinieri raccolgono altre testimonianze, dopo quelle dei 12 ragazzi, amici e conoscenti dei protagonisti di questa brutta storia, ascoltati ieri.

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