PERUGIA - E' stato rintracciato ed arrestato dalla polizia dopo quasi due mesi di indagini, il presunto autore dell'accoltellamento del 21 aprile scorso in via Settevalli, quando un giovane maghrebino, poco dopo aver avuto un incidente stradale a bordo di uno scooter, era stato raggiunto all'addome da una coltellata sferratagli da un connazionale che era sul posto insieme ad altri due nordafricani. Per la squadra mobile, a colpire il giovane sarebbe stato il cugino, J.S., 33 anni, di Tunisi ma residente a Perugia.

Motivo del gesto, la relazione dell'accoltellato con una donna non gradita alla famiglia dei due. Gli altri due maghrebini presenti sul luogo dell'accoltellamento erano stati subito rintracciati dalla polizia: avevano loro le chiavi del ciclomotore del connazionale.

Accertato però che i due si erano limitati ad accompagnare il presunto accoltellatore in via Settevalli senza sapere cosa volesse fare, gli agenti della mobile avevano orientato le indagini su una donna con la quale l'accoltellato aveva parlato al telefono poco dopo il ferimento: dalla sua testimonianza - riferisce stamani la polizia - e dalla ricostruzione fornita da alcuni testimoni oculari, erano emersi quelli che vengono ritenuti elementi decisivi per l'individuazione del responsabile.

Fino a qualche giorno fa, la polizia non era riuscita a rintracciare il sospettato: poi è stata la municipale di Corciano a fermare un tunisino alla guida di un ciclomotore senza assicurazione e ad appurare che si trattava proprio del ricercato. La squadra mobile, accertata definitivamente la sua identità, lo ha arrestato per tentativo di omicidio: ora il 33enne tunisino è in carcere a Capanne.

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