Barbara Isidori

Il primo a lasciare lo studio di Bastia del notaio Biavati è Franco Fedeli. Gli altri soci del Perugia sono ancora dentro a discutere di questioni societarie. La questione relativa alla sua permanenza è stata decisa in modo veloce. Fedeli abbandona la società in modo definitivo. Mancano del tutto i presupposti con continuare con l’avventura del Grifo. “Lascio Perugia e la società. Anche se, devo ammetterlo, lo faccio con molta amarezza non ci sono più i margini per restare. Con il resto dei soci siamo in totale disaccordo su diverse questioni e sarebbe inutile continuare a restare così” ha detto Fedeli all’uscita dall’assemblea.


E le due quote possedute da Fedeli che fine fanno? “Ho dato tutto in mano a Dimensione Cartesio che adesso possiede tre quote societarie. Il ricavato, che si attesta su 20 mila euro, ho deciso di devolverlo in beneficenza. Una parte andrà all’AUCC e un’altra al Comitato per la Vita Daniele Chianelli”. Nessuna trattativa estenuante quindi. Tutto si è deciso in poche parole e poche cifre. “Ho deciso di fare così. Sarebbe stato inutile perdersi in altre chiacchiere” ha commentato ancora Fedeli. Nessun utile quindi alla mano? “I soldi sono i miei e ho deciso di usarli in questa maniera. Non c’è molto altro da aggiungere”.


Resta comunque l’amarezza. Fedeli avrebbe voluto restare a Perugia per fare un altro campionato importante. “Me ne vado ma non senza grande dispiacere. A Perugia sono stato molto bene e mi sarebbe piaciuto rimanere ancora. A questo proposito volevo ringraziare tutti i tifosi che, tranne nella gara a Spoleto, mi hanno sempre dimostrato immenso affetto” ha dichiarato l’ex socio biancorosso “Purtroppo le cose sono andate in questa maniera e non c’era altro da fare. Dove andrò? Ancora non lo so ma di sicuro non a Terni. Rimarrò in qualche realtà del centro Italia”.
Si è consumato così il matrimonio tra Fedeli e la società biancorossa. Oggi davanti al notaio Biavati il divorzio è diventato realtà.
 

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