PERUGIA - La condanna a sei anni e otto mesi di reclusione e' stata chiesta dal pm per l'ex cancelliera del tribunale di Perugia, Cristina Bigio, accusata di peculato, falso, calunnia e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Alla quarantaduenne perugina, giudicata con rito abbreviato e attualmente agli arresti domiciliari, l'avvocatura dello Stato ha chiesto un risarcimento di 130 mila euro. Secondo l'accusa Bigio dal 2003 al 2010 ha sottratto gioielli dall'ufficio corpi di reato per un valore di circa 75 mila euro, preziosi poi rivenduti ai compro-oro.

L'imputata durante gli interrogatori ha ammesso di aver prelevato quei monili per pagare debiti familiari. Per le contestazioni legate alla presunta calunnia nei confronti di tre colleghi e alla sparizione di un chilo e 750 grammi di cocaina i difensori della Bigio, gli avvocati Nicola Marcinno' e Maria Mezzasoma, hanno chiesto l'assoluzione.

''La nostra cliente ha restituito 20 mila euro alla tesoreria dello Stato, fornendo un'ampia collaborazione in fase di indagine'' ha spiegato Marcinno'. Il giudice per l'udienza preliminare Alberto Avenoso ha rinviato l'udienza al 27 giugno.

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