di Enrico Bocciolesi

PERUGIA - Perugia – Presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, sede della regione Umbria, si è svolto l’appuntamento di chiusura della campagna nazionale di promozione della lettura “Il Maggio dei libri”.

Per l’occasione, la tematica è stata “Dal libro al nuovo ecosistema digitale” ed ha avuto rilevanti oratori per l’evento, coordinati dalla giornalista e conduttrice di Fahrenheit, Loredana Lipperini, quali: il membro dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia Laura KaspariHohmann, il prof. Gino Roncaglia dell’Università della Tuscia, Gian Arturo Ferrari, Presidente del Centro per il Libro e la lettura e come oratore d’eccezione il prestigioso professore universitario e direttore della Harvard University Library Robert Darnton. L’appuntamento patrocinato da Regione Umbria e UnitedStates of America Embassy, è stato aperto dai saluti dell’assessore alla cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, che ha subito evidenziato l’alto valore culturale dell’evento. “Difronte alle continue evoluzioni dei mezzi di uso comune come il libro, ci si pone difronte un problema, non dato dalla presenza o meno del digitale ma dalle numerose declinazioni che possiamo attribuirgli”, ha poi proseguito l’assessore Bracco, puntualizzando sulle potenzialità della regione Umbria, che secondo i sondaggi sulla lettura “è caratterizzata da lettori forti, che leggono molti testi l’anno, ma allo stesso tempo, risultano essere minori i lettori globali”.

Quindi studiosi, bibliotecari e scuole che mantengono elevato il numero di testi acquistati, mentre dimostra essere in netto calo la presenza di coloroche leggono con assiduità. Sull’interesse dell’evento umbro si è associata l’ambasciatrice degli Stati Uniti in Italia L.KaspariHohmann, che ha manifestato l’intenzione di voler proseguire nella collaborazione regionale per promuovere l’interesse alla lettura. Il prof. e storico archivistico R. Darnton, ha preso poi la parola, con la lectio magitralis titolata “Blogging, Now and Then (250 Years Ago)”. Partendo dunque dalla realtà virtuale dei blog odierni, ha effettuato un percorso a ritroso, con l’intento di far emergere le analogie proprie della storia e di simili evoluzioni, con l’intento di studiarle per analizzare la struttura dell’informazione nella sua evoluzione.

“Il blogger sta sostituendo il giornalista” - ha detto il professore statunitense – “poiché ciò che attrae il lettore nella rete è il gossip e non tanto la notizia per il contenuto, ma l’aspetto puramente scandalistico, il pettegolezzo”. Partendo da Pietro Aretino, scrittore del ‘500, riconosciuto come il primo padre del gossip in quanto affiggeva dei poemetti lussuriosi, come protesta contro la Curia, sul busto in marmo di Pasquino, in piazza Navona, paragonandoli così ai primi “post” scandalistici. Il dibattito a seguito della lectio, si è accentuato su “Il futuro del libro”, titolo del testo di Darnton edito da Adelphi, che prende il via dal progetto di Google Book Search per la digitalizzazione dei libri.

Espresso compiacimento per l’occasione di confronto è stato dato dal presidente Gian Arturo Ferrari, che ha poi rilanciato sulla nuova forma testuale e-book e su progetti di diffusione e studio proposti dal Centro per il Libro e la lettura. Mentre di “Quarta rivoluzione” ha parlato il prof. Gino Roncaglia, studioso e conoscitore degli ambiti propri della ricerca dell’evoluzione stessa dell’e-book. Il testo nella sua nuova proposta digitale sta attraversando la rivoluzione annunciata oramai da circa 20 anni.

“L’ipertesto è superato, oggi non possiamo riconoscerne una validità narrativa, a parte rari casi, poiché il lettore non vuole dover scegliere come proseguire una narrazione estraniandosi dallo status raggiunto durante la lettura”, quindi il testo e-book si pone come valida alternativa ad una forma libro che si aggiorna e supera la lettura tradizionale, aprendosi ad ulteriori possibilità di condivisione e lettura. L’evento si è poi concluso con l’auspicio del prof. Darnton alla creazione di una grande biblioteca mondiale, dove i testi siano veramente distribuibili senza costi per il fruitore e dove la conoscenza non debba essere vincolata a lobby di potere come quella di Google.

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