PERUGIA - Ospedali, cliniche private e laboratori di analisi sanitarie sono stati controllati dal Corpo forestale dell'Umbria che ha denunciato cinque persone per smaltimento illegale di rifiuti pericolosi. Gli agenti hanno svolto accertamenti in 36 strutture (20 private e 13 pubbliche) emettendo sanzioni amministrative per circa 90 mila euro. Nella provincia di Perugia sono stati sequestrati due contenitori di rifiuti liquidi pericolosi. I dati in questione sono stati forniti stamani in una conferenza stampa a Perugia, nella sede del comando regionale dell'Umbria del Corpo forestale dello Stato.

Dagli accertamenti svolti e' emerso che in alcuni casi i rifiuti liquidi infetti venivano versati nelle fognature, provocando in questo modo un danno all'ambiente. I rifiuti solidi speciali talvolta finivano nei cassonetti della spazzatura anziche' al macero. Nel perugino gli agenti hanno compiuto controlli in presidi ospedalieri, ospedali, case di cura, cliniche private e laboratori, emettendo sanzioni per 78 mila euro e denunciando due persone. A Terni, invece, tra le strutture private controllate ci sono laboratori d'analisi, un centro assistenza e un centro estetico: tre le denunce e oltre 9.000 euro di multa. Provvedimenti sono stati adottati anche nei confronti di persone ritenute responsabili di aver redatto registri di carico-scarico in maniera ''inappropriata''.

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