GUALDO CATTANEO - Sabato 4 i cittadini di Gualdo Cattaneo scenderanno sul piede di guerra dopo le dichiarazioni dell'assessore all'Ambiente, Silvano Rometti, sulla riconversione della centrale di Bastardo. “Siamo pronti a clamorose azioni di protesta – annuncia Raoul Mantini, uno dei promotori del comitato -, dalla class action contro i gestori dell'impianto, alle marce dimostrative”.

Malgrado le rassicurazioni, Mantini è convinto che la conversione a biomasse sia un paravento per camuffare un termovalorizzatore. “Sconcerto” anche per il ventilato ricorso a imrpobabile colture destinate a fare biomassa. Preoccupatni i dati che ogni anno gravano sulla valle del Puglia, con 400 mila tonnellate di carbone bruciati, 72 chili di arsenico presenti nell'ambiente, e livelli altrettanto allarmanti per cadmio, vanadio, mercurio, rame e zinco. “Una concentrazione che ha reso la nostra valle tra le più inquinate d'Italia, a dispetto delle formidabili capacità agricole di un terreno dove olio e sagrantino troverebbero la migliore sistemazione possibile”.

A detta dei promotori, a sostegno della protesta si sono schierati per la prima volta medici e farmacisti presenti nel territorio. Non è un mistero, in effetti, il percepito aumento di fenomeni tumorali, dato che non può essere riscontrato scientificamente per l'assenza di ricerche epidemiologiche, fortemente richieste dalla cittadinanza ma mai effettuate.

I promotori del comitato hanno presentato anche un progetto alternativo per una centrale fotovoltaica di 75 mila megawatt che – a detto loro – comporterebbe un incremento occupazionale e un introito per le casse comunali di almeno 5 milioni di euro.
 

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