Italia150/ Le "Camicie Rosse" aprono seduta straordinaria del comune di Perugia
PERUGIA - Sala dei Notari affollata di camicie rosse garibaldine, questa mattina. E' stata infatti la Banda nazionale garibaldina di Mugnano ad aprire il Consiglio comunale straordinario indetto in occasione del 150/o anniversario dell'Unita' d'Italia.
La sala dove normalmente si tiene l'Assemblea e' non riuscita a contenere tutti gli intervenuti. La seduta e' stata spostata quindi nella piu' capiente Sala dei Notari. La Banda, arrivata in parata a Palazzo dei Priori attraverso corso Vannucci, ha suonato inni e musiche risorgimentali, concludendo con il ''Va Pensiero'' di Verdi. I lavori del Consiglio sono stati aperti da una lezione di storia risorgimentale di Mario Tosti, docente ordinario di storia moderna dell'Universita' di Perugia, alla quale sono seguiti gli interventi dei capigruppo consiliari del Comune. Il sindaco, Wladimiro Boccali, ha concluso la seduta con un discorso puntato piu' sulle prospettive del Paese che sulla celebrazione del passato.
''Oggi - ha detto - e' la festa di compleanno di una Nazione, una Nazione relativamente giovane se pensiamo alla sua data di nascita, esattamente 150 anni fa, ma in realta' gia' da molto tempo unita, nella sua identita', dalla lingua, dalla civilta', dalla cultura. Un popolo di radici antiche il 17 marzo 1861 si accingeva a dare vita ad una Nazione nuova. Questa giornata guarda dunque alla storia, ma soprattutto al futuro. Non e' solo lo sguardo a ritroso verso le vicende dell'Italia nei suoi ultimi 150 anni, i primi 150 anni dello Stato unitario. Certamente a tutto questo oggi ripensiamo, ma forse e' giusto guardare soprattutto al mondo che ci aspetta, ai traguardi ed alle sfide che l'Italia ha davanti. Allora questo anniversario puo' rappresentare lo stimolo a lavorare, partendo dal valore fondamentale dell' unita', ad una prospettiva di sviluppo condiviso in una dimensione, quella europea, che rappresenta il naturale futuro dell'Italia''.
Per il sindaco, sulla memoria si fonda l'identita' di un popolo e si deve percio' conservare la memoria del passato. ''Oggi dunque - ha proseguito -, facendo nostre e condividendo fino in fondo le parole del Presidente Giorgio Napolitano, affermiamo, con in mente quel passato, che l'Unita' dell' Italia e' un valore imprescindibile. Non deve risultare ambiguo, in quest'ottica, il sostegno a un'Italia realmente federale, che significa maggiori autonomie delle singole comunita', piu' forti responsabilita' dei governi locali, valorizzazione delle diverse identita'. E' questa una prospettiva certamente condivisibile, se coniugata con i valori della solidarieta' e sussidiarieta', mentre tutt'altra cosa sarebbe una Italia frammentata, divisa socialmente e addirittura geograficamente. Sarebbe una velleita' antistorica ed improponibile''.
''Con la celebrazione dei 150 anni dell'Unita' - ha sottolineato ancora Boccali - non si chiude una fase; se ne apre una nuova, tutta da scrivere. Se per scriverla useremo il linguaggio dell'unita', allora il futuro dell'Italia, degli italiani di ogni generazione e dovunque siano nati, sara' degno della storia che portiamo con legittimo orgoglio sulle nostre spalle''.

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