Droga e mafia/ Forte infiltrazione di criminalità straniera in Umbria
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PERUGIA - In Umbria si e' in presenza di una forte infiltrazione di criminalita' di origine straniera, in particolare albanese, essenzialmente dedita allo spaccio di droga. Il dato emerge dalla relazione annuale della Direzione nazionale antimafia illustrata oggi in ambito nazionale. Nel documento vengono riassunte le principali indagini che hanno interessato la regione. Tra queste quella denominata ''Zeno'' e condotta dal Gico della guardia di finanza di Perugia che ha consentito di delineare l'esistenza e l'operativita' sul territorio di un sodalizio criminale, principalmente composto da albanesi residenti nel capoluogo umbro e nelle zone vicine, dedito al traffico di cocaina.
Altro procedimento segnalato dalla Dna riguarda l'attivita' condotta dai carabinieri del Ros di Perugia su un gruppo, anche questo di soggetti principalmente originari dell'Albania, attivo nel traffico internazionale di cocaina e nello sfruttamento della prostituzione di giovani donne. Un'inchiesta che trae origine - si legge nella relazione - dai convergenti sviluppi di diverse indagini condotte dalle procure di Brindisi e del capoluogo umbro e relative ad accertamenti delegati al Goa della guardia di finanza perugina che hanno portato al sequestro di oltre 20 chili di cocaina e all'emissione, il primo settembre del 2010, da parte del gip di Perugia di 22 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini albanesi.
La Direzione nazionale antimafia ha poi evidenziato anche il procedimento relativo ad indagini che vedono coinvolte oltre 120 tra italiani e stranieri. Accertamenti condotti dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Foligno che hanno permesso di delineare l'esistenza in territorio umbro di due distinti sodalizi criminosi. Uno costituito da soggetti dediti al traffico di hascisc e il secondo, ben piu' ampio, principalmente da albanesi, risultati stabilmente dediti al traffico di cocaina.
Nella relazione vengono poi citate le indagini, compiute attraverso lo strumento delle intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di evidenziare l'esistenza di una importante organizzazione transazionale formata da 38 nigeriani, impegnata nel traffico sempre di cocaina. Con capi e promotori residenti in Nigeria, Paese di provenienza della droga, e con ben strutturate ramificazioni in Italia.
Segnalato dalla Dna anche un procedimento relativo alle indagini riguardanti una associazione criminale operante a Bastia Umbra dedita allo spaccio di droga facente capo, in particolare, a Domenico Cerqueto e Corrado Savarese. Cerqueto e' risultato affiliato al clan camorristico ''Aprea-Cuccaro'' operante nei rioni Barra - Ponticelli di Napoli ed era - si legge nella relazione - al vertice del gruppo criminale nonche' dedito in prima persona dell'attivita' di spaccio, nonche' addetto al recupero delle somme derivanti dall'attivita' illecita anche con condotte estorsive.
Evidenziate infine le indagini a carico di alcuni cittadini romeni per una associazione per delinquere finalizzata alla riduzione e mantenimento in schiavitu' ma anche maltrattamenti in famiglia e verso bambini.

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