ORVIETO - Si conosceranno il 5 marzo prossimo le decisioni adottate dal Papa dopo l'appello che gli ha rivolto il vescovo di Orvieto, monsignor Giovanni Scanavino, in seguito al suicidio del diacono Luca Seidita. La diocesi orvietana ha infatti reso noto oggi che quel giorno il presule ha invitato il clero a un incontro.

In questa occasione - si legge in un comunicato della stessa diocesi - ''verra' resa pubblica la decisione adottata dal Santo Padre in relazione all'appello da lui (il vescovo - ndr) rivolto direttamente a Benedetto XVI''.

Su quale sara' la comunicazione di monsignor Scanavino, a Orvieto viene pero' mantenuto un riserbo assoluto. Sembra comunque che ieri sera il vescovo abbia avuto un incontro con un rappresentante del Vaticano.

Il diacono Seidita si era suicidato il 30 novembre scorso dopo la decisione della Santa Sede di sospendere la sua ordinazione a sacerdote. Provvedimento sul quale c'erano state ''divergenze di valutazione'' tra il vescovo di Orvieto e le gerarchie vaticane. Nei giorni successivi al suicidio del giovane erano anche circolate voci, mai confermate, di dimissioni da parte di monsignor Scanavino. Era stato quindi lui stesso a sottolineare, il 17 dicembre, davanti ai presbiteri e i diaconi della diocesi di Orvieto-Todi riuniti per il ritiro mensile, che ''dopo la tragica morte di don Luca'' erano state ''dette e scritte tante cose''. ''Per fare chiarezza su tutto - aveva aggiunto - mi sono rimesso, nel segno dell'obbedienza, alle decisioni del Santo Padre Benedetto XVI al quale mi sono rivolto rappresentandogli l'intera vicenda''.

 

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