Corecom Umbria/Passa il candidato di Rifondazione: Mario Capanna è il presidente
PERUGIA – Mario Capanna, l’ex leader del ’68 milanese e italiano, è stato eletto questa sera, dal Consiglio regionale dell’Umbria presidente del Corecom. Proposto da Rifondazione Comunista, Capanna ha ottenuto 15 voti su 29 votanti: il resto dell’assemblea si è espresso per larga parte depositando scheda bianca (13), mentre una preferenza è andata a Margherita Vagaggini .
Per quanto riguarda la composizione del Consiglio, a Capanna si accompagnano la stessa Margherita Vagaggini (espressione del Pd), che è risultata la più votata con 18 voti ; Giuseppe Bolognini con 16 preferenze (sindacalista Cisl eletto sempre dalla maggioranza) e dai due rappresentanti del Pdl: Olivieri Faramelli (già consigliere comunale a Gubbio) con 11 preferenze e Matteo Fortunati, con 10.
I membri del Corecom restano in carica cinque anni e non sono rieleggibili.
CHI E’ MARIO CAPANNA
Dal 1963 è studente dell'Università Cattolica di Milano, dopo essere stato ammesso al Collegio Augustinianum. Studia filosofia e segue i corsi di Emanuele Severino. Nel 1967 inizia la contestazione studentesca ed è espulso dall'Università Cattolica poco prima di laurearsi con il prof. Emanuele Severino. Passa alla Statale (dove poi otterrà la laurea in filosofia), diventandone subito il leader studentesco principale. Coordinerà le lotte che il Movimento Studentesco effettuerà in tutta Italia, ed ebbe violenti scontri con le forze dell'ordine e soprattutto con i militanti dell'estrema destra: fu quasi linciato da giovani appartenenti al Movimento Sociale Italiano nel 1969.
La notorietà ottenuta spinse Capanna ad entrare in politica: nel 1976 aderisce, con il Movimento autonomo degli studenti di Milano, al Partito di Unità Proletaria per il comunismo; in seguito, dopo la scissione con la sinistra del PdUP per il comunismo, confluirà con essa in Democrazia Proletaria, di cui fu il punto di riferimento mediatico e segretario nazionale fino al 27 giugno 1987, quando si dimise e la segreteria venne assegnata a Giovanni Russo Spena. Nelle liste di DP Capanna era diventato deputato europeo nel 1979 e deputato nazionale dal 1983 al 1987.
Nel 1989 aderì al gruppo misto della Camera dei deputati, e pochi mesi dopo partecipò alla nascita di un nuovo movimento politico italiano: i "Verdi Arcobaleno", formazione della sinistra ambientalista. Inoltre, Capanna è stato anche consigliere regionale in Lombardia e comunale a Milano.
Dopo l'inchiesta giudiziaria denominata Mani pulite, che praticamente spazzò via la cosiddetta Prima Repubblica, Capanna ha fatto fatica a trovare un partito politico che fosse stabilmente concorde con la sua ideologia. Pur militando sempre in movimenti di sinistra, ha assunto una posizione che (al di là di una esperienza, avvenuta nelle elezioni politiche del 2001) può essere definita di indipendente di sinistra.
Sempre nel 2001, in occasione delle elezioni amministrative, Mario Capanna si è presentato come candidato sindaco per Città di Castello, suo comune di nascita, a capo di una coalizione formata da cinque liste civiche. Capanna raccolse solo 6.822 voti, insufficienti per arrivare almeno al ballottaggio, ed uscì al primo turno. In quell'occasione fu eletto sindaco al ballottaggio il candidato della coalizione dei partiti del centro sinistra.
È presidente del Consiglio dei Diritti Genetici, un organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie che opera dal 2002 come associazione scientifica e culturale indipendente, impegnata in attività di studio, informazione, progettazione sulle applicazioni e le diverse forme di impatto delle innovazioni biotecnologiche. Tale associazione e lo stesso Capanna sono state al centro di polemiche venendo accusati di aver usato, nelle loro campagne contro l'introduzione degli OGM in Italia, argomenti di dubbia validità scientifica .
Dal 1988 Mario Capanna è anche scrittore. Tra le sue opere principali ricordiamo Formidabili quegli anni (1988); Arafat (1989, sulla figura del leader palestinese Yāser Arafāt, molto stimato da Capanna); Speranze (1994); Il fiume della prepotenza (1996); Lettera a mio figlio sul '68 (1998, di cui curò ben 12 edizioni); L'Italia viva (2000); tutti libri editi dalla Rizzoli. Nel 2003, per la Baldini & Castoldi, ha pubblicato Verrò da te, considerato da molti il suo lavoro letterario più riuscito; Coscienza globale oltre l'irrazionalità moderna (2006).
Nel 2008 ha dato alle stampe per i tipi di Garzanti (collana Le Forme, EAN 9788811680819) il libro Il Sessantotto al futuro.

Tuesday
22/02/11
20:50
Nel nome del rinnovamento. Complimenti.