ASSISI - Nel territorio di Assisi, come nel resto dell’Umbria e del Paese, si sta creando un forte disagio a seguito dell’applicazione del Decreto 78 del 2009, finalizzata alla repressione del fenomeno dei falsi invalidi ma che sta penalizzando centinaia di persone malate e non autosufficienti (soprattutto anziani e pazienti oncologici) a causa dei lunghi tempi di attesa per il riconoscimento da parte dell’Inps di diritti quali assegni di accompagnamento, invalidità civile, legge 104.

Lo afferma un Ordine del Giorno datato 13 Dicembre 2010 votato dal Comitato Provinciale Inps di Perugia, ma lo testimonia il moltiplicarsi di segnalazioni da parte di cittadini in difficoltà, che vedono negati diritti fondamentali. Tante persone e tante famiglie si sono rivolte a me, nei giorni scorsi, per raccontare gravi situazioni di disagio e mi sento in dovere di cercare risposte adeguate ai loro bisogni. Non è giusto aggravare contesti già difficili ed è profondamente ingiusto negare un sostegno a chi veramente ne ha bisogno. Con le nuove disposizioni una richiesta di riconoscimento può essere valutata fino a tre volte, con un’insostenibile lievitazione dei costi e un disagio crescente che pesa sulle spalle di soggetti deboli.

Un esempio: da Assisi e paesi limitrofi, i cittadini portatori di handicap o malati devono recarsi prima a Bastia, poi a Perugia, in quanto il medico Inps da mesi non partecipa alle commissioni della Asl. E spesso la pratica finisce addirittura a Roma. La conseguenza è che per mesi le pratiche rimangono bloccate negli uffici degli Istituti. Sarebbe, invece, importante che si diano risposte certe e in tempi brevi. Mi riferisco anche ai malati oncologici: per i quali la legge prevede che siano chiamati a visita entro 15 giorni dalla richiesta, e che sia rilasciato loro il verbale provvisorio utile per aver accesso ai benefici economici e alla legge 104.

Ferma restando la giustezza di ogni provvedimento volto a cancellare soprusi e frodi, chiedo che la crisi e la necessità di ridurre i costi non ricadano, ancora una volta, sulle spalle delle fasce più deboli della popolazione. Faccio, perciò, un appello alle istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali che hanno delegato all’Inps queste funzioni, di intervenire affinché si metta fine a queste farraginosità burocratiche che nulla hanno a che fare con le politiche contro i falsi invalidi. Ringrazio l’Onorevole Carlo Emanuele Trappolino, che ho contattato nei giorni scorsi e che si è reso disponibile a sensibilizzare Parlamento e Governo sulla questione, anche presentando un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. L’auspicio è che si possa in tempi brevi restituire dignità e diritti alle persone che soffrono.

Travicelli Claudia Maria
Consigliere Comunale PD Assisi

 

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