E’ stato convocato per sabato mattina 8 gennaio alle ore 11 nella residenza municipale, un incontro interistituzionale tra il Comune di San Giustino e i Comuni di Mercatello sul Metauro e Borgo Pace con rappresentanti della Provincia di Perugia e Pesaro, per fare il punto della situazione sulla chiusura della Statale 73 bis. Il tratto vietato al traffico è quello che collega l’Umbria alle Marche ed insiste sul territorio di San Giustino dove, a circa 10 km dal capoluogo, il giorno 8 dicembre era caduto un masso di 6 tonnellate staccandosi da un costone collinare (Monte Romito). Alla caduta dell’enorme sasso era seguito un sopralluogo di Anas, Comune, Regione e Protezione Civile a margine del quale era stata ordinata la chiusura totale della viabilità per motivi di pubblica sicurezza. Questo era dovuto al fatto che, nonostante il sasso si fosse fermato a bordo della carreggiata (provocando un cratere sull’asfalto), le istituzioni non potevano escludere la caduta di altri massi dal costone collinare lungo la Statale pertanto, a massima tutela dell’incolumità degli utenti, il traffico era stato vietato. Ora la situazione si è evoluta con l’Anas che ha sistemato quanto di sua pertinenza (nello specifico la strada), ma occorre mettere in sicurezza la montagna dalla quale il masso si è staccato. A tale fine è stato convocato l’incontro di sabato al quale prenderanno parte il sindaco di Borgo Pace Romina Pierantoni, quello di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola, l’assessore provinciale di Pesaro con delega alla viabilità Massimo Galuzzi, l’assessore provinciale al ramo Domenico Caprini, il sindaco di San Giustino Fabio Buschi, il vice Silvia Dini e tutta la giunta. Nel corso del summit verranno innanzitutto messe in evidenza le risultanze delle ultime azioni, compreso l’esito di una serie di incontri che il sindaco Buschi ha svolto con Anas e Regione. Quindi i rappresentanti istituzionali cercheranno di valutare le modalità di reperimento delle risorse economiche necessarie per la messa in sicurezza del costone collinare a bordo della strada (spesa prevista circa 200 mila euro), cercando di individuare le competenze e attivando una sinergia istituzionale per far fronte al ripristino della viabilità.

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