di Marco Casavecchia - “Sarà strano andare al Curi per vedere una gara di D. Avrei preferito vedere il Perugia nelle categorie che gli competono. L’augurio è che possa tornarci subito anche se questo è un girone difficilissimo e probabilmente, se qualcuno con poca lungimiranza non avesse spinto per mettere tutte le umbre insieme, in un altro raggruppamento il Grifo avrebbe già preso il largo”. Facile intuire di chi siano le affermazioni riportate tra virgolette, ma nel caso non siate giunti alla soluzione vi diciamo che sono tratte da un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano "Il Messaggero". Tutti a tifare Grifo, più o meno, ma tutti pronti a sottrarre punti al Perugia, se possibile. Legittima aspirazione, del resto. Un altro perugino alla guida di una società che non è il Perugia e che si augura il colpaccio al Curi. L'impresa è possibile, basta non giocare come contro il C. Rigone ed il gioco è fatto, aggiungeremmo noi, e basta non fare come il Todi che ha fatto la fine famosi "pifferi di montagna che andarono per suonare ma poi vennero suonati". Prove di 4-3-3 per Battistini, alle prese con un possibile, ma non auspicabile forfait di Frediani, per un'influenza con febbre; lo tzigano del prato verde, il Benvenuto Cellini della parabola calcistica, quando si ricorda di non giocare da solo e di quali mezzi dispone, può fare la differenza, privarsene non è un vantaggio. Difesa fatta con: Riommi, Pupeschi (Radi), Goretti, D'Ambrosio, Zanchi? Centrocampo con Mocarelli, Borgese e Benedetti, attacco con Rampi, Corallo e Placentino? Vedremo. Intanto se dovesse farcela Frediani, il Mago Battistin-Merlino (visto che finora le ha azzeccate tutte e gliene va dato ampio merito) potrebbe riproporre un 4-4-2, con lo spostamento di alcuni uomini in campo assegnando loro compiti diversi. Alla fine comunque i tre punti dovranno essere del Grifo. Punto. Un saluto. MC www.forzaperugia.net

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