Montedoglio, la grande paura resta per via delle troppe incognite
PERUGIA - La lunga notte di allerta delle comunità umbre e toscane a ridosso della Diga ferita del Montedoglio è ufficialmente archiviata. Resta però, per questa secondo notte imminente, la paura per una struttura che con 30 anni di attività sulle spalle ha ceduto, seppur per un pezzo artificiale. Non ci sono spiegazioni del crollo. Come ha ribadito più volte ad Umbrialeft il direttore dell’ente irriguo toscano-umbro: “Una zona non soggetta ad usura e che non destava preoccupazioni come dimostrano i controlli costanti. Non sappiamo il motivo di questo cedimento e soltanto nelle prossime ore quando l’acqua sarà più bassa potremmo capirne le cause. L’emergenza è rientrata”. Nessuna spiegazione. Nessuno dormirà tranquillo al 100 per cento. Anche se gli sfollati umbri oltre un migliaio tornerà quasi tutto nelle case vicine al fiume, dato che non si registrano danni: tranne per qualche allagamento in una frazione di Città di Castello. La stask-force provinciale e regionale resterà a vigilare sulla diga e sulle piena che lentamente sta rientrando ma forse un po’ meno rispetto alle previsioni della mattina. Intanto sono iniziate le verifiche dei tecnici che andranno avanti per tutta la giornata di domani e anche durante il periodo di vacanza. La diga non può essere sottovalutata. (Bnc)

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