Un tunisino di 29 anni e' stato arrestato dalla squadra mobile di Perugia che lo ha sorpreso a spacciare in un appartamento nella zona di via Settevalli. L'indagine e' stata avviata in seguito a numerose segnalazioni ed esposti inviate dai cittadini. Questi - ha riferito la polizia - lamentavano una situazione di spaccio ''consistente ed evidente'' per numero di acquirenti e frequenza. Sono stati quindi attuati servizi dai quali e' emersa la fondatezza delle segnalazioni. Sebbene in orario mattutino, quindi non abituale per gli scambi di droga di ''piazza'', la squadra mobile ha individuato un apprezzabile via vai di presunti acquirenti dalla palazzina indicata. Dopo complessi accertamenti, la squadra mobile e' riuscita a fermare due di loro, che precedentemente si erano recati presso la casa occupata dallo straniero, senza che questo se ne accorgesse. Hanno recuperato due dosi risultate una di eroina e l'altra di cocaina. Gli investigatori hanno evidenziato le conseguenze negative che potevano scaturire in caso di assunzione per via endovenosa di quest'ultima droga da parte dell'acquirente nell'erronea convinzione di iniettarsi eroina. Agenti in borghese si sono quindi recati all'appartamento di via Settevalli e sul pianerottolo hanno trovato due giovani in attesa di acquistare gli stupefacenti. Questi ultimi - secondo quanto si e' appreso - non hanno riconosciuto il personale della mobile, scambiandoli anzi per tossicodipendenti, tanto da invitarli ad attendere il loro turno per acquistare le dosi. Dopo qualche istante lo spacciatore ha aperto la porta di ingresso dell'appartamento e con una dose di eroina in mano e' stato bloccato dagli agenti della seconda sezione della squadra mobile. Nell'appartamento gli agenti hanno trovato un piatto da cucina con altra eroina in polvere, in parte divisa in dosi, e ritagli circolari di cellophane trasparente utilizzati per confezionare le dosi.

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