Scuola/ Contratto di mobilità del personale: la Uil non firma
La segreteria regionale e quelle della provincia di Perugia e Terni della Uil-Scuola esprimono forte critica riguardo il contratto sulla mobilità del personale scolastico, che il sindacato nazionale ha deciso di non firmare. Le motivazioni sono spiegate dal responsabile regionale Giancarlo Cerafischi, da quello del Perugino Franco Gagliardoni e da quello del Ternano Lucia Marinelli. “Un mix di pigrizia e rigidità burocratica – sottolineano in coro i tre segretari - ha di fatto bloccato l’introduzione di ogni possibile innovazione. In 126 pagine, 52 articoli, 298 commi, 4 allegati del contratto sulla mobilità non si è trovato il modo introdurre quattro righe per tutelare in concreto le persone che si troveranno in sovrannumero”. La Uil ha avanzato due proposte: il mantenimento della titolarità (ovvero, mantenere tutti titolari nelle scuole salvo spostare solo quegli insegnanti per i quali, a settembre, ci sono posti effettivamente disponibili); dare la precedenza a chi si sposta, non per scelta, ma perché non ha più il suo posto di lavoro. “A seguito della riduzione di ore – spiegano Cerafischi, Gagliardoni e Marinelli - un insegnante che si fosse ritrovato in “soprannumero” nella sua scuola avrebbe potuto mantenere la titolarità nella stesso istituto. Per poi, eventualmente, a settembre essere trasferito in un’altro istituto oppure rimanere nel suo”. Invece, il testo del contratto come è stato sottoscritto non dà le tutele necessarie e possibili, e – osservano alla Uil Scuola dell'Umbria - “determinerà la perdita di titolarità e il trasferimento d’ufficio per migliaia di docenti in tutta Italia e per diverse decine in Umbria. Docenti che dovranno produrre, come hanno già fatto lo scorso anno, montagne di moduli e domande per cercare il rientro o una nuova utilizzazione. Per la scuola siamo al terzo anno consecutivo di contrazione di organico”. Già lo scorso anno la metà (circa 13 mila unità) dei tagli previsti (25.600) ha riguardato soprattutto il personale delle scuole secondarie di secondo grado. Questo anno la riduzione prevista è di 19.700 posti. “Una simile situazione di emergenza – continuano i responsabili regionali del sindacato - non poteva e non doveva essere trattata con metodi tradizionali ma con procedure di garanzia più innovative rispetto al passato. C’erano tutte le condizioni per conseguire l’obiettivo di dare maggiori tutele e più garanzie al personale in soprannumero. Come Uil Scuola abbiamo trattato pensando sempre a quegli insegnanti che, a seguito della contrazione di organico, della riduzione di cattedre e di orario, saranno in esubero nella loro scuola e alla esigenza di favorire la continuità didattica e nel posto di lavoro”. Le proposte Uil verranno sottoposte agli insegnanti per una raccolta firme di condivisione e sostegno.

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