Yara/ Lumumba sul caso Fikri: in carcere sai che è errore e che si scoprirà
PERUGIA - ''E' una cosa dura moralmente perche' non si deve andare in carcere se non hai mai fatto niente. Pensi pero' che e' un errore e presto lo scopriranno'': Patrick Lumumba commenta cosi' stamani la vicenda giudiziaria del marocchino fermato per la vicenda della scomparsa di Yara Gambirasio e oggi scarcerato.
Nel 2007, il musicista congolese venne arrestato a Perugia per l'omicidio di Meredith Kercher dopo essere stato coinvolto nell'indagine in seguito alle dichiarazioni di Amanda Knox. Rimase in carcere 14 giorni prima di venire scarcerato. E' stato infatti ritenuto completamente estraneo al delitto e prosciolto. Lumumba - assistito dall'avvocato Carlo Pacelli - si e' quindi costituito parte civile nei confronti dell'americana processata e condannata anche per la calunnia nei suoi confronti.
''Agli inquirenti - ha spiegato ancora Lumumba - dissi 'siete professionisti e sapete che non c'entro niente'. E cosi' e' successo. Non ho mai avuto paura di rimanere in carcere da innocente''. Oggi Lumumba non ha cose particolari da dire a Mohammed Fikri. ''Voglio pero' esprimere solidarieta' alla famiglia Gambirasio - ha concluso - e dire loro che spero la ragazza sia viva''.

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