Il settore edile, colpito da una crisi senza precedenti per entità e durata, va sostenuto, soprattutto ora che si sono determinate le condizioni per definire non solo azioni concrete per superare la crisi, ma per usarla come occasione di cambiamento del settore in direzione di una maggiore qualità, sicurezza, legalità e sostenibilità.

La crisi economica e sociale non sta producendo solamente effetti devastanti sulle condizioni del lavoro e sulla tenuta dei livelli occupazionali, ma anche nuove dinamiche sociali, sia in termini di aggressione al quadro consolidato di diritti contrattuali che in termini di inusitate convergenze.

In questo quadro è necessario opporsi fermamente ad un nuovo assalto cementificatorio sulla base di deroghe alle norme urbanistiche.

Occorre invece porsi obiettivi alti e riformatori: 1) riqualificazione del territorio attraverso politiche di riaggregazione urbana; 2) un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica; 3) utilizzo della leva fiscale e di aiuti statali per l’adeguamento tecnologico e il risparmio energetico; 4) qualificazione delle imprese; 5) tracciabilità dei flussi finanziari per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata;  6) intensificazione dei controlli sulla sicurezza statica degli edifici e sulla sicurezza del lavoro; 7) estensione degli ammortizzatori sociali; 8) rafforzamento del DURC attraverso la “congruità”.

Rispetto ad alcuni di questi temi l’Umbria già da tempo ha intrapreso un cammino normativo per molti aspetti “apripista” nel Paese; su altri occorre una necessaria e improcrastinabile accelerazione.

Il confronto con le parti sociali in Umbria è senza dubbio rafforzato dalla manifestazione del 1 dicembre a Roma, indetta da Ance e sindacati edili, dove si sono rimarcate le promesse mancate dal governo Berlusconi e l’esigenza di una nuova politica per il settore.

È questa la fase per reali politiche di cambiamento non certo per rivendicare, da parte di qualcuno, mano libera nella gestione degli strumenti urbanistici.

Stefano Vinti

Assessore regionale Politiche della casa,

Sicurezza nei cantieri

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