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Un politico precoce, un dirigente d'industria, un appassionato artista: Alfredo De Poi, nato a Perugia il 7 novembre 1945 e morto ieri nella sua città a causa di un infarto, era questo ed altro ancora, secondo una breve nota biografica diffusa all'indomani della sua morte. Dopo gli studi al liceo classico Mariotti e all'università di Perugia (si era laureato in giurisprudenza con Giuliano Amato) aveva subito avviato l'attività politica con incarichi di vertice a livello nazionale ed europeo nei gruppi giovanili della Democrazia cristiana. Dall'inizio degli anni Settanta segretario generale dei gruppi parlamentari Dc, era stato poi al Parlamento europeo e al Consiglio d'Europa risiedendo a Lussemburgo. Nel 1976 l'elezione a deputato della VII legislatura nel parlamento italiano, riconfermato nel 1979. Nel 1983 fu eletto presidente della Ueo, l'Unione europea occidentale. Conclusa l'attività politica, è stato dirigente industriale, direttore regionale di Telecom Italia e, dal 1991 al 1999, presidente della Camera di commercio di Perugia, traghettando l'ente camerale nel nuovo ordinamento giuridico. E' stato anche un buon pittore e ottimo scultore (tutt'ora aperta una mostra di sue opere dal titolo Topografia del Limite, presso lo Spazio Arte dell'Associazione culturale Città del Futuro, a Ferriera di Torgiano). Intellettuale poliedrico, nel 1969 pubblicò “Macchie di luce” (Volumnia) e nel 1979 “L'ultimo viaggio di Candido” (Umbria Editrice). E' stato tra i fondatori del Centro universitario europeo per i beni culturali, di Ravello, ed animatore del Centro internazionale di cooperazione culturale e di Umbriact, Associazione per l'arte, la cultura e il teatro. Accademico d'onore e poi di merito della Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, dal 2008 ne era il presidente: si è battuto molto in questi mesi per scongiurarne la chiusura. IL CORDOGLIO DEL MONDO POLITICO E DELLE ISTITUZIONI ''Con Alfredo De Poi l'Umbria perde uno dei protagonisti più importanti di questi ultimi decenni nel mondo imprenditoriale, culturale ed economico''. E' quanto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ribadito nel telegramma inviato ai familiari in cui esprime ''a nome della Giunta regionale e mio personale il sentito cordoglio'' per la scomparsa di Alfredo De Poi, ''con sinceri sentimenti di partecipazione e solidarietà''. La presidente ricorda l'impegno profuso da De Poi nei ''prestigiosi incarichi'' da lui ricoperti, in particolare il ruolo che ha svolto quale primo umbro eletto al Parlamento europeo, come presidente della Camera di Commercio di Perugia e, da ultimo, quale presidente della Fondazione dell'Accademia delle Belle Arti di Perugia ''operando per il riconoscimento pieno del suo valore e della sua storia''. Nel messaggio di cordoglio del presidente del Consiglio regionale, Eros Brega ''un politico lucido ed equilibrato - si legge - un artista appassionato, un attento esponente del mondo dell'associazionismo. La morte di Alfredo De Poi è una grave perdita per il mondo dell'imprenditoria e della cultura umbra''. Tra quanti stanno esprimendo condoglianze alla famiglia per la prematura scomparsa dell'ex deputato della Dc il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. ''Un uomo - ha affermato - il cui percorso di vita lavorativa ed umana testimonia il forte impegno sul fronte istituzionale e la sua dedizione all'arte''. Quello dell'amore per l'arte è l'aspetto che evidenzia anche il capogruppo regionale del Pd, già sindaco di Perugia, Renato Locchi ''Alfredo non stava risparmiando energie nel portare avanti nel migliore dei modi anche il suo ultimo incarico, quello di guida dell'Accademia di Belle Arti di Perugia - ha scritto - l'arte era da sempre una sua passione e all'antica istituzione della città era riuscito fin da subito ad infondere quel piglio dirigenziale necessario a scuoterla dopo anni di difficoltà''. L'attuale primo cittadino del capoluogo, Wladimiro Boccali, nell'esprimere cordoglio anche a nome della giunta alla moglie Chiara e ai figli evidenzia ''Perugia perde uno dei protagonisti della storia politica, economica e culturale della città, un personaggio pubblico dai molteplici interessi, che ha dedicato la sua vita, con passione e rigore, alla politica, ricoprendo incarichi prestigiosi: prima al Parlamento europeo, poi deputato per la Dc. Intenso è stato il suo impegno, non solo attraverso la presidenza alla Camera di Commercio di Perugia, per lo sviluppo economico della regione e del sistema impresa. Come pure forte era la sua vocazione artistica che non ha mai trascurato e che ha avuto modo di esprimere anche nel suo recente incarico di presidente dell'Accademia di Belle Arti ''Pietro Vannucci''. GLI ALTRI MESSAGGI DI CORDOGLIO MARIA ROSI: "PORTARE AVANTI LA SUA POLITICA AVANGUARDISTICA Il consigliere regionale Maria Rosi (Pdl) esprime “grande dolore per la scomparsa prematura di Alfredo De Poi, eccellente protagonista della politica italiana e dell'arte. Già da giovane impegnato nell'associazionismo politico, vicino agli ambienti della Dc, aveva saputo guardare al futuro, infatti la sua azione politica aveva subito saputo mirare all'Europa, venendo eletto anche presidente di Commissione Europea, riuscendo a dare alla politica umbra lustro internazionale. Localmente – ricorda ancora Rosi - si impegnò nel mondo dell'associazionismo, per molti anni alla guida di Confcommercio. Ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla rinascita dell'Accademia delle belle arti, e stava facendo grandi battaglie affinché essa potesse sopravvivere. Credeva che l'insegnamento ai giovani dovesse essere un valore assoluto, in quanto considerava essi la linfa vitale per la nostra società. Si è battuto affinché le eccellenze umbre non solo venissero valorizzate nella nostra Regione, ma diventassero fiori all'occhiello dell'Italia. Il mio auspicio – conclude - è che i politici umbri non solo sappiano trarre insegnamento dall'uomo, ma siano in grado di portare avanti la sua politica avanguardistica nel saper valorizzare le eccellenze umane e quelle culturali”. ORFEO GORACCI: "UN PROTAGONISTA ASSOLUTO NELLA POLITICA A proposito della morte di Alfredo De Poi, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc) afferma: “La sua prematura scomparsa lascia un vuoto enorme nella comunità umbra della quale, per molti decenni, è stato un protagonista assoluto nella politica, nelle istituzioni, nella cultura, e nell'imprenditoria, dimostrando competenza, capacità, saggezza ed equilibrio. Nei vari campi dove si è cimentato ha ottenuto sempre risultati molto positivi. Pur da posizioni ideali e politiche distanti, a volte contrapposte, non si può non ricordare il rispetto e la lealtà che lo hanno contraddistinto nel tenere e tessere rapporti con i suoi interlocutori. Ai familiari ed alle persone a lui care le condoglianze più sentite”. UNIVERSITA' DI PERUGIA: "HA DATO LUSTRO ALLA CITTA' L'Ateneo di Perugia esprime ''profondo cordoglio per l'improvvisa scomparsa di Alfredo De Poi, presidente dell'Accademica di Belle Arti di Perugia, con il quale intratteneva rapporti di collaborazione che presto avrebbero dato frutti concreti''. Ad esprimere - in una nota - le condoglianze è il prorettore, professor Antonio Pieretti, che ha seguito l'evolversi del rapporti tra le due istituzioni. Per Pieretti, De Poi ''ha dato lustro a Perugia nei diversi incarichi pubblici che ha ricoperto nel corso degli anni. In particolare, da quando ha assunto la presidenza dell'Accademia, ha voluto stabilire rapporti non solo cordiali con il nostro Ateneo, ma relazioni di fattiva collaborazione tra Università e Accademia che presto avrebbero avuto sviluppi di evidente concretezza. Perugia e l'Umbria perdono un personaggio importante, capace di costruire progetti su idee forti e condivise''. FABRIZIO BRACCO: “DOLORE E SCONCERTO PER LA SCOMPARSA DI UN AMICO COLTO E SENSIBILE” “Profondamente colpito e commosso per l’improvvisa scomparsa di un amico colto e civile di cui ho sempre apprezzato l’intelligenza e la sensibilità umana che mi legavano a lui”. Con queste parole l’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, ha ricordato Alfredo De Poi. L’assessore Bracco ha rimarcato la profonda passione di “Alfredo per l’arte che lo ha portato a svolgere brillantemente il prestigioso incarico di presidente dell’Accademia di Belle Arti, che oggi perde una personalità colta e generosa che si è profusa con grandissimo impegno per il rilancio di questa importantissima istituzione”. “In questo triste giorno esprimo il mio dolore e sconcerto – ha detto l’assessore Bracco – e, nell’esprimere vicinanza alla sua famiglia e solidarietà all’Accademia, voglio ricordare l’uomo e l’artista, ma anche l’impegno con il quale Alfredo ha ricoperto importanti cariche nelle istituzioni regionali, nazionali e europee”. SILVANO ROMETTI: "UNA GRAVE PERDITA PER LA COMUNITA' UMBRA “Una grave perdita per la sua famiglia, ma anche per la comunità umbra che è stata privata di una persona di grandi qualità”. Così l’assessore regionale all’ambiente, Silvano Rometti, sull’improvvisa scomparsa di Alfredo De Poi. Rometti, dopo aver ricordato l’impegno di De Poi alla presidenza dell’Accademia di Belle Arti, ha voluto evidenziare in particolare la sua capacità di coniugare esperienze diverse con passione e sapienza nell’interesse della collettività regionale. RENATO LOCCHI: "CAPACITA' DI ANDARE AL FONDO DEI PROBLEMI SENZA MAI CADERE NEL SEMPLICISMO" “Alfredo non stava risparmiando energie nel portare avanti nel migliore dei modi anche il suo ultimo incarico, quello di guida dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. L'arte era da sempre una sua passione e all'antica istituzione della città era riuscito fin da subito ad infondere quel piglio dirigenziale necessario a scuoterla dopo anni di difficoltà”. Così il capogruppo regionale del Partito Democratico, Renato Locchi ricorda Alfredo De Poi. “Del resto – aggiunge - questo era il suo stile: sobrio; colto, generoso, con la capacità di andare al fondo dei problemi, senza mai scadere nel semplicismo e senza mai perdersi nel chiacchiericcio disinformato e vuoto delle polemiche artificiose. La sua voce e l'esempio del suo impegno, attraversato ed animato da passione intellettuale e civile, faranno sentire la sua mancanza nel panorama politico, culturale ed imprenditoriale dell'Umbria”. Nell’esprimere la sua vicinanza alla moglie Chiara e ai figli, Locchi ricorda anche di aver avuto, con De Poi, “frequentazioni mai interrotte fin dalla parallela militanza giovanile nei partiti della Dc e del Pci. Più avanti – continua il capogruppo Pd - i rapporti continuarono sul piano istituzionale, con lui presidente della Camera di Commercio di Perugia ed io nella veste di vicesindaco della città prima e sindaco poi”. MAURIZIO RONCONI: "HA SEMPRE PRIVILEGIATO LO SCRUPOLOSO APPROFONDIMENTO DEI PROBLEMI" Con Alfredo De Poi scompare, oltre che un amico carissimo, un politico d’altri tempi. Alfredo ha sempre privilegiato lo scrupoloso approfondimento dei problemi, una grande sensibilità alla vicenda culturale della sua terra alla quale ha sempre manifestato grande attaccamento ed amore. Per De Poi l’impegno sociale era davvero un dovere ma mai esercitato in modo approssimativo e sciatto, sempre con discrezione, capacità e signorilità. Con Alfredo, Perugia e l’Umbria perdono un prezioso testimone. Condividi