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PERUGIA - Quella odierna si annuncia una giornata particolarmente agitata per Perugia. Gli strascici di quanto è accaduto sabato sera, con l'arresto di alcuni ragazzi in Piazza IV Novembre, si faranno pesantemente sentire. Infatti, con un comunicato diramato ieri sera a tarda ora, a firma di CommonsLab, CSOA Ex Mattatoio e Collettivo Femminista Sommosse, è stato annunciato fra poche ore, esattamente alle 11 di questa mattina, un presidio di fronte alla Prefettura, in Piazza Italia, dove si terrà la riunione del Comitato per la Sicurezza. Ma non basta, perché un analogo presidio si terrà nel primo pomeriggio, alle ore 15:30, di fronte a Palazzo dei Priori dove si terrà invece il Consiglio comunale. Nello stesso comunicato, inoltre, si ribadisce la tesi dell'aggressione ingiustificata da parte di un gruppo di poliziotti nei riguardo dei ragazzi arrestati, secondo una ricostruzione dei fatti che proponiamo integralmente all'attenzione dei nostri elettori: "LA CITTA' E' DI CHI LA VIVE Alle ore 21: 00 di sabato sera alcuni ragazzi si trovavano in Piazza IV Novembre a Perugia a bere una birra insieme prima di cena. Un gruppo di persone si è avvicinato chiedendo loro i documenti, senza identificarsi o mostrare un distintivo. Uno dei ragazzi ha chiesto quale fosse il motivo del riconoscimento e in una frazione di secondo è stato ammanettato. Chiunque si avvicinasse veniva malmenato e allontanato violentemente. Sul posto sono immediatamente arrivate due volanti, che ne hanno portati via tre. Successivamente sono stati arrestati. Vogliamo denunciare questo grave episodio che riteniamo di sopraffazione e di violenza nel clima sempre più irrespirabile di questa città, in cui sembra vigere una sorta di coprifuoco dove i vigilanti hanno un potere di discrezionalità pressochè assoluta. Sabato è successo a tre persone le cui reti di amicizia e di relazioni hanno provocato una risposta immediata, ma sappiamo anche che questo tipo di comportamento da parte delle forze di polizia è all'ordine del giorno, tollerato, quando non deliberatamente richiesto, dal governo della città in nome della sicurezza. Quale sicurezza? Decine di posti di blocco ogni sera sulle strade del centro storico, poliziotti in borghese, vigilanti e pattuglie a presidiare le piazze e le vie principali, ordinanze comunali che, limitando l'orario di apertura dei locali del centro, credono di rendere la città sicura mandando tutti a letto presto. Non è la città deserta dopo l'una di notte, a renderci sicuri. Non è la città svuotata di spazi di socialità e di cultura a renderci sicuri. Non è la città vetrina per turisti a renderci sicuri. L'unico effetto di questa politica per la 'sicurezza' è criminalizzare i comportamenti e i differenti stili di vita! A Perugia sembrano avere legittimità solamente massoni, costruttori, faccendieri e narcotrafficanti. Loro si che si sentono sicuri!!!! Perugia puzza di deserto. Un deserto che mira ad entrare nelle nostre esistenze per saccheggiarle e svuotarle. La sicurezza, invece viene dalla tranquillità di poter vivere la propria città a seconda dei bisogni e desideri di ciascuno. Tutto questo non può prescindere da un'agibilità sociale che naturalmente avviene in uno spazio cittadino che è e deve rimanere comune! Al contrario in questi ultimi anni gli spazi cittadini, dai parchi alle piazze del centro e non solo, sono stati sottratti alle persone, svenduti agli interessi privati e di conseguenza posti sotto controllo. In quanto persone che vivono la città rivendichiamo il diritto a riprenderci gli spazi comuni per poter vivere liberamente le nostre vite!!!! Condividi