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E' stato condannato a sei anni per terrorismo internazionale Mostapha El Korchi, 43 anni, marocchino, ex imam della moschea di Ponte Felcino, frazione alle porte di Perugia. A quattro anni invece Mohamed El Jari, 49 anni, e a tre anni e sei mesi Driss Safika, 48 anni, suoi connazionali. La corte d'assise di Perugia ha emesso la sentenza dopo quasi due ore di camera di consiglio. I giudici hanno accolto parzialmente le richieste del pm Sergio Sottani (che aveva chiesto rispettivamente 9, 5 e 6 anni), riconoscendo per i tre una associazione finalizzata al reclutamento e all'addestramento di militanti jihadisti, disposti a commettere atti di terrorismo, nonché a gestire il supporto logistico ad aspiranti combattenti intenzionati a combattere in Iraq o Afghanistan. Nei due anni di indagine, culminati con gli arresti del luglio 2007, la Digos perugina ha raccolto materiale scaricato da siti internet riferibili all'estremismo islamico, ma anche bottigliette di sostanze sequestrate a Korchi, come il potassio nitrato e l'ammonio nitrato che, secondo gli inquirenti, potevano essere usati per preparare ordigni. Per gli investigatori, la moschea di Ponte Felcino era diventata la base dell'associazione 'Lega degli immigrati arabi e musulmani'. Nella sua requisitoria, il pm ha rimarcato come il processo ha accertato "la frequentazione della moschea in orari estranei alle cerimonie di culto, nonché lo svolgimento di una attività caratterizzata non solo alla adesione jihadista 'radicale', ma anche da una laboriosa e approfondita opera di istruzione e addestramento all'uso delle armi e delle tecniche di combattimento proprie di azioni terroristiche". I tre marocchini hanno assistito in silenzio alla lettura della sentenza. Korchi ha quindi definito la sentenza ''non giusta'' parlando con uno dei difensori, l'avvocato Carlo Corbucci. ''Accettiamo la volontà di Dio'' ha quindi aggiunto l'ex imam. Condividi