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di D.B. I tempi stringono per il Perugia calcio e c’è tempo fino a sabato sera per sistemare la situazione relativa all’iscrizione al prossimo campionato di Prima Divisione (la vecchia C1) e raffreddare una piazza in ebollizione. Il rischio è quello di rimanere fuori dal prossimo campionato. Il problema, così come reso noto dalla Co.vi.soc, è questo: mancherebbe il deposito delle quietanze di pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals. Si parla comunque di grosse cifre. Nella serata di ieri la società ha diffuso un comunicato tranquillizzante il cui senso è più o meno questo: “State tranquilli, è tutto a posto, entro sabato si risolverà tutto, sono solo problemi tecnici”. Le bocche intatto rimangono cucite, inutili i tentativi di far parlare qualcuno: il Perugia è infatti da ieri sera in silenzio stampa, nessun tesserato può parlare. Trapela solo che il presidente Covarelli è al lavoro per risolvere la situazione. In Prima Divisione le squadre non ammesse sono Avellino, Pisa, Perugia, Treviso e Venezia. In Seconda Divisione: Alghero, Barletta, Biellese, Catanzaro, Igea Virtus, Ivrea, Legnano, Nuova Vibonese, Pistoiese, Pro Sesto e Sambenedettese. Di queste ultime Biellese e Ivrea non si sono iscritte. Le escluse, come detto, potranno fare ricorso e mettersi in regola entro sabato, altrimenti se non si verificheranno fatti nuovi rischiano la cancellazione. Il 13 luglio la Covisoc comunicherà l'elenco definitivo delle società non ammesse ai rispettivi campionati. Sarà infine il Consiglio Federale della Figc, martedì 14 luglio, a rendere definitive le esclusioni. Contro la decisione del Consiglio ci si potrà appellare al Coni. Particolarmente difficile la situazione dell'Avellino. ''Oggi purtroppo - dice l'amministratore unico Massimo Pugliese sul sito della società - ci troviamo nelle stesse condizioni di un anno fa, ma ferma rimane la mia intenzione di non provvedere agli adempimenti previsti entro l'11 luglio''. Condividi