Allo stadio Curi, Perugia e Palermo si sono date battaglia a suon di gol e di occasioni in un match ad alto tasso agonistico. Il Grifo ha dominato il primo tempo con un gioco effervescente e arrembante. Complicato tenere il conto delle occasioni generate soprattutto dalla perfetta sintonia del tandem offensivo (Di Serio-Olivieri) schierato da mister Castori dal primo minuto. Di Serio ha dato il via alle marcature dopo solo due giri di cronometro; Casasola ha raddoppio dagli undici metri, poi il Palermo ha accorciato le distanze con un'incornata di Marconi e prima del riposo Olivieri ha calcolato il tris per la squadra di casa. Nella seconda frazione la squadra di Corini ha sfruttato gli episodi che un gara così può generare: Valente al 48' ha accorciato nuovamente le distanze e Brunori al tramonto del match ha siglato il pari (3-3). Fino a una manciata di minuti dal triplice fischio i biancorossi erano riusciti a gestire il vantaggio accumulato nei primi 45', anche se è emerso un calo fisico che i cambi non hanno saputo invertire.

Al triplice fischio di Marcenaro, il pari ha il sapore della beffa per il Perugia, dopo una prestazione ad alto livello in una partita scoppiettante. E guardando il tabellino del match, l'amaro in bocca aumenta: 11 tiri in porta per gli umbri e solo 4 per gli ospiti. Mister Castori, in conferenza stampa, nel post gara è stato un'autentica furia: "Sono molto amareggiato e arrabbiato. Abbiamo giocato una partita straordinaria, specie nel primo tempo. I ragazzi meritavano di vincere. C'è stata disparità nella direzione arbitrale. Il calo nel secondo tempo? Difficile tenere un ritmo così alto per tutta la partita". Anche il capitano biancorosso, Dell’Orco, ha palesato tutta l'amarezza per il risultato finale: "C’è rammarico. Non siamo stati bravi a portare a casa i tre punti. La prestazione insomma è stata importante. Ma non dobbiamo concedere situazioni perché c’è il rischio di essere puniti".

Il Perugia, dopo questo pareggio, resta nelle acque agitate della bassa classifica al penultimo posto e con all'orizzonte due gare impegnative in trasferta: Parma e Bari. Nella barca biancorossa, ciurma e capitano, dovranno mantenere i nervi saldi per non perdere la rotta che conduce a quell'isola denominata salvezza.

Da sottolineare la stupenda cornice di pubblico (oltre seimila i presenti), con la città costellata, prima della partita, da striscioni a sostegno della squadra. 

 

6 GORI - sui tre gol poteva fare poco. Nel secondo tempo molto infastidito dal sole. In più di un'occasione i compagni non si propongono per ispirare il suo rinvio.

6 SGARBI - mette quello che ha per arginare l'azione offensiva ospite.

6 CURADO - gara di sostanza. Perde il duello aereo con Marconi nel primo gol del Palermo.

6,5 DELL'ORCO - attento e pronto a dirigere il fortino difensivo biancorosso. 

7 CASASOLA - trasforma il rigore e cerca la profondità. Secondo gol dal dischetto.

ROSI - entra al 43' st, ultimi minuti del match per lui per provare a corazzare la difesa 

6 BARTOLOMEI - gara senza sbavature.

6,5 SANTORO - tiene il piede sull'acceleratore.

IANNONI - entra al 37' st, prova a mettere in pratica gli accorgimenti ricevuti.

6,5 LISI - domina la corsia di sinistra. Il penalty arriva per merito a una sua incursione in area dei rosanero.

6 PAZ - entra al 1' st. Entra nella frazione di gioco più complicata.

6 LUPERINI - corre tanto, qualche volta manca un qualcosa in più. 

7,5 OLIVIERI - un vero incubo per la difesa del Palermo. Giochi di prestigio che sorprendono in molte occasioni la retroguardia ospite. Mette anche la sua firma nel match. Esce dopo aver dato tutto.

MATOS - entra al 37' st, al rientro dopo un lungo periodo per infortunio. Minuti da mettere nelle gambe.

7 DI SERIO - apre le danze con un gol dopo 120". Perfetta l'intesa con Olivieri.

6 DI CARMINE - entra al 18' st. Lotta e cambia il fronte di attacco, ma non gli palloni giocabili.

 

6,5 ALL. CASTORI - Prepara bene la partita, ma nel secondo tempo, dopo il 3-2 del Palermo, serviva un qualcosa in più per chiudere il match con tre punti.

 

Il grifone del match: Olivieri 

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