Terni, la Fontana, il Capodanno e il Covid (di Lucia Rossi)
Al tg3 due servizi su Terni, la Fontana che torna nella sua forma identitaria della città e il Capodanno in Ast. Due belle iniziative per promuovere Terni e l’Umbria, tra l’altro nel servizio si diceva che Amadeus è rimasto impressionato dalle dimensioni della fabbrica. Ho sempre pensato che l’Ast, per chi non ci lavora, ha un fascino non classificabile nelle comuni tipologie di attrazione, quando si entra si rimane colpiti. Oltre tutti i problemi che riguardano il futuro, l’organizzazione del lavoro e l’ambiente. Ma il tg3 ha anche affrontato tutti i problemi che riguardano il Covid affermando che l’Umbria è tra le regioni con un tasso più alto di contagi rispetto al Paese. E le misure di contrasto e di tracciamento non si riescono a vedere, come dire che non ci sono. È tutto affidato al buon senso delle persone e dei medici di famiglia. Intanto chiudono reparti degli ospedali e aumentano i malati Covid ospedalizzati, non c’è l’attenzione delle istituzioni verso questa grande emergenza. File interminabili per fare il tampone si determinano ogni giorno. La conferenza dei sindaci che dice? Il prefetto che dice? La provincia che dice?
Mi piace vedere selfie alla fontana e con Amadeus (domani sera sarà un tripudio di foto perché al capodanno Rai consiglieri comunali, assessori ecc...non rinunceranno) ma vorrei anche qualche selfie alla fila per i tamponi alla ASL, non solo non ne parlano ma neppure si fanno vedere.
Buona Negatività a tutti che oggi mi sembra un buon augurio. ( ho fatto mio l’augurio che qualcuno prima di me aveva intuito)

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