RIPARTE IL PATTO TERRITORIALE UMBRO-TOSCANO : 10 MILIONI DI EURO PER AVVIARE LA RICONVERZIONE VERDE

di Valentino Filippetti – Sindaco di Parrano

 

NEI GIORNI SCORSI L’ ASSEMBLEA DEL Patto Territoriale Interregionale VATO Valdichiana Amiata – Valdorcia Trasimeno Orvietano HA APPROVATO DELLE LINEE PROGRAMMATICHE ED UN BANDO PER UTILIZZARE LE RISORSE RIMASTE INUTILIZZATE NEGLI ANNI DAGLI ALTRI PATTI TERRITORIALI E RIMESSI IN GIOCO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

SI TRATTA DI UN GRANDE RISULTATO DOVUTO ALLA TENACIA DEL PRESIDENTE CIARINI E DA ALTRI VOLONTEROSI A COMINCIARE DALLE CAMERE DI COMMERCIO CHE HANNO CREDUTO FINO IN FONDO IN QUESTA POSSIBILITA’ E SOPRATTUTTO NEL VALORE E UTILITA’ DI UNA SOCIETA’ MISTA COME QUESTA CHE ABBRACCIA TRE PROVINCE E DUE REGIONI IN UNO DEI TERRITORI PIU BELLI D’ITALIA.

QUESTO SPIRITO E’ STATO COLTO DALLE REGIONI CHE INTENDONO UTILIZZARE PROPRIO IL PATTO TERRITORIALE PER COINVOLGERE I TERRITORI E LE FORZE ECONOMICHE E SOCIALI NELLA PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DEL PNRR

IL BANDO TENDE AD ATTIVARE UN PROGETTO PILOTA CHE HA QUESTI ELEMENTI :

a) la rigenerazione dei centri storici e dei borghi, (compresi gli insediamenti nelle aree rurali) attuando politiche e azioni di sistema “dal basso” che promuovano l’inversione del trend dello spopolamento, preservando la loro originaria identità e la loro testimonianza paesaggistica, storica, archeologica e architettonica. Per tutti i centri storici l’orientamento è quello di garantire la conservazione e il recupero del patrimonio immobiliare con il raggiungimento di standard qualitativi adeguati attraverso la ristrutturazione di edifici di diversa destinazione come abitazioni, residenze turistiche e/o ricettive, attività specialistiche e servizi essenziali, conseguendo la sicurezza antisismica e idrogeologica, condizioni imprescindibili, sia per favorire il reinsediamento, sia per mantenere l’attrattività dei Borghi nel loro carattere identitario. Oltre a riqualificare l’abitato per la residenzialità si dovrà favorire il recupero e/o il riuso di volumi dismessi per la condivisione e l’ospitalità a scopo culturale e turistico favorendo progettualità di permanenza anche di medio termine.

b) la revisione del sistema della mobilità e la riqualificazione della rete sentieristica;

c) la valorizzazione del patrimonio storico culturale e lo sviluppo turistico sostenibile;

d) gli interventi di infrastrutturazione digitale;

e) la salvaguardia e tutela dei bacini imbriferi;

f) la promozione delle comunità energetiche pubblico-private;

g) la scuola e la formazione innovativa – la presenza dell’università nel territorio;

h) i servizi per le imprese del territorio.

Gli obiettivi programmatici adottati dal Patto Territoriale VATO potranno essere aggiornati e/o integrati entro il mese di dicembre 2021 attraverso l’attività di elaborazione “politica” e programmatica di specifici tavoli tematici.

Tali obbiettivi ritenuti strategici per lo sviluppo dell’area saranno perseguiti attraverso la messa a terra dei bandi e/o misure ministeriali come i fondi riservati ai Patti Territoriali, del PNRR, della programmazione comunitaria Europa EU 2021/2027 e/o altre linee finanziarie statali, regionali o del sistema bancario locale. Pertanto, il Patto Territoriale VATO intende promuovere e attivare un modello operativo di cooperazione concertata tra pubblico e pubblico e/o tra pubblico e privato finalizzato alla realizzazione di un insieme di interventi e progetti di investimento, di avviamento e di innovazione di interesse di area vasta.

Bisogna tener conto :

- ogni Patto Territoriale/Soggetto Responsabile può presentare un solo progetto pilota costituito da singoli interventi pubblici e/o interventi imprenditoriali tra loro coerenti sulla base di tematiche predefinite;

- Il progetto pilota dovrà essere accompagnato da uno studio di fattibilità tecnico economico finalizzato ad illustrare i contenuti tecnici della proposta, l’analisi costi benefici sulla fattibilità economico-finanziaria e corredato da previsioni economico finanziarie fino al termine dell’attività;

- gli interventi imprenditoriali e/o pubblici che costituiscono il progetto pilota devono essere selezionati dai Soggetti Responsabili sulla base di una procedura trasparente e aperta e sono ammissibili secondo quanto stabilito, rispettivamente, al Capo II e al Capo III del Decreto Direttoriale del MISE del 30.07.2021

NELLE PROSSIME SETTIMANE SI SVOLGERANNO NELLE 4 AREE DI RIFERIMENTO INCONTRI PUBBLICI PER AVVIARE UN DIBATTITO INTORNO AL PROGETTO DA PREDISPORRE

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