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Maria Rosaria Marella, docente di diritto all’Università di Perugia e candidata alle Elezioni Europee nella lista Prc-PdCi-Socialismo2000, ha dichiarato: “La fine dell’università pubblica, presidio di libertà e democrazia, è espressamente nei programmi di questo governo. Da fonti governative si apprende che la ministra Gelmini aspetta il dopo le elezioni, probabilmente il 12 giugno, per presentare il testo della riforma dell’Università, che prevede l’abolizione del valore legale della laurea e il commissariamento degli atenei che non hanno i conti a posto. E per evitare quindi che alla vigilia delle europee e delle amministrative si riaccenda anche la polemica sull’università. L’idea di riforma della Ministra rappresenta un attacco diretto all’università pubblica e all’autonomia degli atenei: 1) le lauree equivarranno a carta straccia, se non prese in università ‘eccellenti’ ( e la Lega ha una sua idea precisa, anzi geografica, di quali università debbano definirsi tali); 2) tutti gli atenei, a causa dei tagli progressivi approvati dalla scorsa finanziaria e poi ribaditi con la legge 133 del 2008, perderanno la loro autonomia e saranno gestite e magari messe in liquidazione da emissari dell’attuale maggioranza che, si sa, vede l’università pubblica come una spina nel fianco. È necessaria una forte mobilitazione di tutti, studenti, docenti, cittadini per fermare questa catastrofe”. Condividi