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di Daniele Bovi Il centrodestra perugino, unito sotto lo slogan "Riprendiamoci la città", all'assalto di piazza IV Novembre, simbolo del capoluogo. Domani pomeriggio a partire dalle 18 infatti i partiti che sostengono Pino Sbrenna per la corsa di palazzo dei Priori si ritroveranno in piazza per il comizio finale della campagna elettorale. Vincere, ovviamente, è il primo obiettivo. In subordine anche l'ipotesi ballottaggio non è vista poi così male da queste parti. Per la sinistra da tempo immemore al governo della città, praticamente un insulto. "La manifestazione di domani - ha detto questa mattina Sbrenna durante una conferenza stampa al quartier generale del Pdl - è di quelle dall'alto valore simbolico. Un simbolo della città ultimamente sede di vandalismo, spaccio e quant'altro. Lo slogan non è scelto a caso: questa città si deve scrollare di dosso una zavorra divenuta via via sempre meno tollerabile". Il popolo (della Libertà) è dunque chiamato alle armi. Un test significativo per testare con occhi e mano la risposta di questo popolo di centrodestra perugino. Microcriminalità e droga sono i nemici principali indicati da Sbrenna: "Cercare di ridare serenità ad una città non è un'esigenza ideologica. A sinistra ancora si minimizza e si parla di futuro: il problema è che non ci può essere futuro senza sicurezza". Il resto della conferenza stampa è occupato nello sgranare il rosario dei problemi che affliggono secondo Sbrenna il capoluogo. Da quelli già indicati della microcriminalità e della droga fino alle "inadeguate politiche per il turismo" e al calo degli iscritti all'Ateneo perugino: "I cinquemila iscritti in meno per quest'anno accademico - attacca Sbrenna - non sono un caso. Sono i genitori che non mandano più i loro figli a studiare a Perugia. Quest'immagine della città che ormai si è consolidata nel mondo la dobbiamo cancellare". Uno Sbrenna che ne ha ancora una volta per il sindaco Locchi sul tema del mancato utilizzo delle ordinanze. Il candidato del centrodestra le vorrebbe fare, se eletto, per contrastare accattonaggio e alcolismo, mentre "l'unica fatta da Locchi contro la prostituzione non ha prodotto alcun risultato. Che fa la Polizia municipale, solo le multe? Io li manderei a controllare anche gli affittacamere. I poteri ci sono, qui è solo mancata la voglia di metterli in campo. La città deve sentirsi controllata". Accanto a Sbrenna c'è Massimo Monni, anima del Pdl perugino. Per lui la manifestazione di domani è un "gesto di coraggio: significa che la coalizione è aperta al confronto con i cittadini". Per Monni poi è "vergognoso e imbarazzante" il fatto che il Comune abbia mandato in questi ultimi giorni di campagna elettorale i vigili a controllare i parchi e le uscite delle scuole. "Io - dice Monni - non li avevo mai visti prima. Così si prendono in giro i perugini". Condividi