La crisi sembra proprio non esistere per i fabbricanti d’armi. Nel 2008 le industriedi armi in Italia hanno venduto per 4 miliardi e 285 milioni di euro, con un volume di affari aumentato del 222 per cento. Le spese militari, inoltre, nel 2008 sostenute dal nostro Paese ammontano a 33.1 miliardi di dollari, pari a una spesa procaipte di 568 dollari, che ci pone all’ottavo posto al mondo per spese militari. Nel 2007 le spese erano 29,9 miliardi di dollari, pari a 514 procapite.
Adesso il governo è in procinto di attuare una spesa di altri 15 miliardi di euro per partecipare al progetto Jsf, Joint Strike Force, o F/35 Lightening II, cioè la l’acquisto e l’assemblaggio di 131 veivoli multi-ruolo di quinta generazione sviluppati da Lockheed Martin presso l’aeroporto militare di Cameri, nei pressi di Novara.
Rifondazione comunista dell’Umbria si oppone strenuamente a questa scelta funesta di acquisto e assemblagigo dei micidiali F-35, all’aumento delle spese militari e alla crescita della produzione di armamenti. I 15 miliardi di euro che si potrebbero così risparmiare potrebbero essere più utilmente impiegati: per la ricostruzione in Abruzzo, ad esempio, ma anche per mettere in campo misure anticrisi di sostegno ai lavoratori, alle imprese, ai precari e a tutti coloro che perdono il posto di lavoro o finiscono in cassa integraione e in mobilità.
Stefano Vinti
Segretario regionale Prc-Umbria
Recent comments
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago