“La situazione ambientale di Gualdo Cattaneo connessa con l’attività della centrale a carbone “P. Vannucci” di Ponte di Ferro merita un’accurata analisi
ed interventi tempestivi a tutela del territorio, della salute pubblica e della filiera produttiva che negli ultimi anni ha visto nell’enogastronomia e nel
turismo il vero volano dell’economia locale”.
A dirlo è Andrea Romagnoli, giovane architetto originario di Assisi candidato per l’Italia dei Valori al Consiglio Provinciale.
“Un impianto vecchio ed estremamente impattante anche dal punto di vista visuale e dell’inquinamento acustico, che soprattutto in estate diviene
estremamente fastidioso: c’è da chiedersi se la presenza di questa centrale a carbone, l’unica in Italia situata nell’entroterra anziché sul mare, l’unica
con carbonili sprovvisti di adeguate coperture, abbia ormai un senso proprio nelle colline del Sagrantino DOCG e dell’extravergine di oliva DOP.
Viene da chiedersi quanta ricchezza porti quest’impianto e quanta, invece, ne
tolga al territorio in termini di dequalificazione e di freno allo sviluppo dei suddetti settori-chiave.
La cosa lascia perplessi soprattutto se si considera il fatto che al giorno d’ oggi è possibile produrre energia pulita da fonte solare, e che l’Italia
presenta le migliori eccellenze del settore. La stessa ENEL sperimenta a Priolo Gargallo un impianto solare a concentrazione, il cosiddetto “solare
termodinamico”: perché quanto vale in Sicilia non dovrebbe valere in Umbria?”.
Intendo impegnarmi in seno al Consiglio Provinciale affinché la questione
ambientale di Gualdo Cattaneo sia in cima alle priorità da risolvere nei
prossimi cinque anni.
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