Tante domande sui temi caldi del futuro della città e altrettante risposte puntuali che “lasciano ben sperare” per il futuro rapporto tra l'amministrazione comunale di Terni e la Cgil, qualora Leopoldo Di Girolamo riuscisse ad essere eletto come primo cittadino.
Stamattina, presso la Cassa Edile di Terni, il candidato sindaco del centrosinistra è stato ospite dell'attivo provinciale dei delegati Cgil al quale hanno preso parte, insieme al segretario generale della Cgil Umbria, Manlio Mariotti, oltre 100 lavoratori e quadri sindacali che hanno dato vita ad una sorta di “question time” sulle problematiche che secondo il sindacato devono essere al centro della campagna elettorale, ovvero il lavoro, i suoi diritti e le condizioni di vita di lavoratori e pensionati.
“Abbiamo scelto di confrontarci solo con il candidato di centrosinistra – ha spiegato in apertura Lucia Rossi – per evitare pericolose ipocrisie. La Cgil, nel pieno rispetto dei ruoli e della sua autonomia, sta da una parte, lo dicono i suoi valori, lo dice la sua stessa storia. Per questo – ha aggiunto la segretaria generale della Cgil di Terni – siamo qui oggi per chiedere a Leopoldo Di Girolamo di cominciare da subito una interlocuzione, che potrà essere anche aspra in taluni casi, ma che dovrà necessariamente essere alla base del suo mandato, nel caso, da noi auspicato, di una sua elezione”.
E la risposta di Di Girolamo non si è fatta attendere: “Credo – ha detto il candidato sindaco – che noi dobbiamo veramente attuare una nuova fase di partecipazione al governo della città, ovvero mettere in moto una macchina che deve necessariamente essere rodata, che magari all'inizio potrà risultare un po' lenta, ma che alla fine potrà permetterci di raggiungere un vero governo condiviso di questa città”.
Poi, spazio alle questioni poste dai segretari delle varie categorie della Cgil: si va dall'industria (chimica, meccanica, edilizia), agli asili nido, passando per lo sviluppo di turismo e commercio. Ma si parla anche di scuola e università, con Di Girolamo che annuncia di voler spingere per portare la facoltà di Chimica dell'Ateneo di Perugia a Terni. E impegni importanti il candidato li prende anche in materia di appalti pubblici, dichiarando di voler “eliminare la pratica del massimo ribasso”, mentre rispetto ai servizi pubblici locali, si dice convinto della assoluta necessità “di mantenere totalmente in mano pubblica beni fondamentali come la rete idrica”.
“Tutti impegni che come Cgil non possiamo che apprezzare – è il commento della segretaria Lucia Rossi – e che di fatti erano tra i punti evidenziati nel nostro documento politico (in allegato). Ora naturalmente – ha concluso la segretaria - dovremo aspettare che alle parole seguano i fatti”.
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