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La FP della CGIL conferma le preoccupazioni espresse nei mesi scorsi da Rifondazione Comunista di Todi in merito al mantenimento dei servizi sanitari locali. Con un comunicato stampa del 22 maggio infatti la CGIL sollecita un incontro con l'Assessore regionale alla Sanità per avere chiarimenti sui tagli della spesa per il personale che aumentano quelli della finanziaria, pari all'1,4%, con uno 0,7% in più per il 2008. In pratica, la CGIL denuncia che per restare nei tetti fissati dalla Regione Umbria, non solo non si potrà dar seguito alla copertura dei posti vacanti e non si potrà stabilizzare alcun precario, ma si corre il rischio di chiudere i servizi. Rifondazione Comunista di Todi aveva già sottolineato la straordinaria solerzia della Direzione aziendale nell'applicare le norme previste dalla finanziaria per quello che riguardava l'ospedale tuderte denunciando un'operazione che più che al risparmio di risorse puntava al depotenziamento del nostro nosocomio fatto sulle spalle del personale e a discapito della qualità dei servizi. Scelte confermate, tra l'altro, dalla stessa bozza per la riorganizzazione dei servizi nella Media valle del Tevere. Ora anche la CGIL Funzione Pubblica esprime preoccupazione per una riorganizzazione generale che sembra aver poca considerazione dei servizi erogati e del lavoro degli operatori che con enormi sacrifici hanno garantito la qualità delle strutture sanitarie territoriali. Da parte nostra non possiamo che ribadire quanto espresso in occasione della partecipazione al Consiglio comunale dell'Assessore Rosi: non chiediamo trattamenti privilegiati ma non siamo disposti a tollerare trattamenti discriminatori a spese dei tuderti. Per questo sosteniamo le giuste rivendicazioni della CGIL preoccupati anche per la marginalizzazione di Todi rispetto alla programmazione sanitaria regionale, ipotesi sempre più concreta in assenza di una decisa inversione di tendenza. Condividi