Nei giorni scorsi con il solito tempismo elettorale il governo Berlusconi ha varato il tanto declamato pacchetto sicurezza. Stando alle parole gli italiani dovrebbero sentirsi più sicuri, ma nella realtà è il classico fumo negli occhi.
Per affrontare seriamente i problemi legati allo spaccio della droga e i problemi ad essa connessi, come la megarissa di ieri in centro a Perugia, serve un coordinamento forte fra le varie forze di polizia, per una presenza continuativa sul territorio.
Per fare questo servono investimenti e cioè il governo deve mettere soldi per pagare gli stipendi e gli straordinari (che pochi cittadini sanno che vengono pagati raramente e in ritardo) di chi lavora in questo campo.
Il governo deve mettere soldi per rinnovare il parco macchine di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
Il governo deve mettere soldi per la benzina di quelle macchine perché altrimenti è inutile richiedere la sicurezza se poi chi la deve garantire non ha i mezzi.
Il pacchetto sicurezza ottiene invece due effetti.
Il primo è quello di criminalizzare tutti gli immigrati come se tutti fossero dei delinquenti. Non è così! E sono gli stessi immigrati a chiedere maggiore sicurezza e sono loro stessi i primi a chiedere di cacciare dal nostro paese quelli che delinquono.
L'altro effetto è quello legato alle ronde. Come in un gioco perverso delle tre carte i cittadini chiedono più sicurezza, il governo non la garantisce perchè non ci investe e anzi chiede ai cittadini di farsi polizia, la "quarta", e oltretutto gratis.
Un capolavoro di illusionismo mediatico per il quale nessuno dei problemi, come la rissa di ieri, verrà risolto ma tutti ci sentiremo più tranquilli.
Il pacchetto sicurezza è una vergogna perché di stampo fascista e perché non affronta realmente il problema.
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