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AQUILA - I soldi per ricostruire ci sono. Anzi, no, il decreto è poco chiaro al riguardo e di certezze neppure l'ombra. Inoltre gli sfollati sono ormai stressati e non ce la fanno più a sopportare i disagi di una vita resa complicata dal caldo afoso che rende irrespirabile l'aria dentro le tende. E l'immediato futuro non è certo sereno neppure per le decine di migliaia di persone che hanno trovato ospitalità nelle strutture alberghiere della costa. La stagione delle ferie si avvicina a passi rapidi e dovranno andarsene per lasciare posto al popolo dei vacanzieri. Andare, ma dove? Nessuno dei tanti che si sono beati esaltando la rapidità e l'efficienza degli interventi di soccorso glielo ha ancora detto ed allora ci ha pensato, sia pure parzialmente, la Giunta comunale dell'Aquila che ha votato un provvedimento per consentire a chi ne ha la possibilità di provvedere in proprio nel più classico stile del "fai da te". Con delibera 147 del 12 maggio scorso incita i concittadini che si fossero stancati delle tende e degli alberghi ad avanzare autonomamente verso casa. Chiunque abbia un cortiletto, una piazzola, un bordo strada libero può realizzare - a proprie spese s'intende - un box, o anche una dimora in legno, oppure un container, una baracca. Il "manufatto temporaneo" non deve essere più alto di sei metri e più grande di 95 metri quadrati. Casa o negozio, fai tu! Insomma, si arrangi chi può perché, come ha commentato un consigliere comunale, "Non potevamo comportarci diversamente, abbiamo necessità di restituire un po' di vita alla città e di rispondere alle esigenze minime e urgentissime". In altre parole alle belle frasi ad effetto e alla promessa di un prossimo Eden grazie alla costruzione delle new town tanto care a Berlusconi, non ci crede ormai più nessuno, tanto più che l'attenzione verso l'Abruzzo, passata la fase sfavillante con il premier in continua trasferta nelle aree del sisma, sta vistosamente scemando, ed allora meglio provvedere da soli, prima che l'irritazione sfoci in una protesta clamorosa. Bene, dunque, ma ai tanti che non hanno a disposizione uno spazio libero sul quale costruire la sua baracchetta personale, o che hanno perso tutto nel sisma per cui non possono contare su nessuna risorsa economica per affrontare questa situazione, chi ci penserà? Condividi